Biblioteca Mai e San Michele all’Arco: al via interventi da 12 milioni di euro

Un progetto ambizioso per il restauro e la valorizzazione della storica biblioteca di Bergamo

L’Amministrazione Comunale di Bergamo ha dato il via a un importante intervento di restauro e valorizzazione che interesserà la Biblioteca Angelo Mai e l’attigua ex chiesa di San Michele all’Arco. L’opera, suddivisa in più fasi e con un costo complessivo stimato di 12 milioni di euro, punta a garantire la sicurezza, il restauro e una migliore fruibilità di questi due luoghi simbolo della città.

La biblioteca Angelo Mai, uno dei tesori storici italiani, conserva oltre 700mila risorse e ha registrato un crescente afflusso di visitatori, passando da 26mila ingressi nel 2023 a 29mila nel 2024, anno in cui Bergamo è stata Capitale Italiana della Cultura. Tuttavia, la struttura necessita di interventi di messa in sicurezza e adeguamento, in particolare per rispettare le normative antincendio e per affrontare il sovraccarico degli edifici causato dalla grande quantità di materiali custoditi.

Le fasi del progetto

La prima fase, avviata a fine 2024, prevede lo svuotamento della ex chiesa di San Michele all’Arco, con lo spostamento di circa 260 tonnellate di documenti in quattro sedi temporanee: spazi interni alla Biblioteca Angelo Mai, l’ex Ateneo di Scienze Lettere e Arti, locali in via Tasso e un deposito in via Presolana. Seguirà la progettazione degli interventi di restauro e valorizzazione, comprensiva di nuove scaffalature ignifughe e miglioramenti strutturali.

Un investimento di lungo respiro

La seconda fase, la più complessa, vedrà l’esecuzione dei lavori principali, con un costo di 2,6 milioni di euro destinati alle scaffalature antincendio. Il resto dei fondi sarà impiegato per interventi strutturali e decorativi, oltre che per il rinnovo degli impianti tecnologici. La Giunta intende finanziare l’opera tramite risorse comunali e finanziamenti esterni, tra cui bandi nazionali ed europei.

L’obiettivo è completare la progettazione entro il 2026 e garantire che i lavori non interrompano mai completamente i servizi della biblioteca. Il patrimonio sarà trasferito temporaneamente tra i due edifici per consentire lo svolgimento delle opere senza interruzioni prolungate.

Rinnovamento e nuove prospettive

L’iniziativa non si limita al restauro ma mira a trasformare la Biblioteca Mai in un luogo ancora più vivo e accessibile. Come dichiarato dal vicesindaco Sergio Gandi, la biblioteca non sarà più un semplice spazio di conservazione, ma un punto di incontro e cultura per tutta la città. Tra le novità, l’inaugurazione dell’Atrio Scamozziano, che offrirà un nuovo volto alla struttura.

Collaborazione e ringraziamenti

Il progetto si avvale del lavoro di un team qualificato, composto da architetti, ingegneri e specialisti. L’assessore ai Lavori pubblici, Ferruccio Rota, ha sottolineato la complessità logistica dell’intervento, ma ha ribadito la volontà di rispettare i tempi previsti. Un ringraziamento particolare è stato rivolto

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