L’evento e il significato culturale
Domenica 26 gennaio, dalle 14 alle 18, il Parco Olmi alla Malpensata di Bergamo sarà teatro della quinta edizione della Festa del Capodanno Cinese, dedicata quest’anno all’Anno del Serpente. Organizzata dall’Associazione Culturale Cinese di Bergamo, la manifestazione vedrà il parco adornato con decine di lanterne rosse, simbolo di prosperità e gioia, per accogliere cittadini e autorità. Tra i presenti ci saranno la sindaca Elena Carnevali e rappresentanti del Consolato Cinese a Milano.
Questa celebrazione, tra le più importanti della tradizione cinese, ha radici millenarie ed è legata al calendario lunare. «Non importa dove siamo – spiegano gli organizzatori –, questa ricorrenza è sempre e ovunque un momento molto sentito che collega strettamente i nostri cuori con la madrepatria».
Il Capodanno del 2025 del Serpente
Il 2025 segna l’ingresso nell’Anno del Serpente, associato al legno, un elemento che si alterna ciclicamente ogni sessant’anni. Secondo la cultura cinese, il serpente è simbolo di saggezza, astuzia e intuizione. «Che il 2025 sia un periodo nel quale non manchino queste virtù è l’augurio che la comunità cinese della nostra provincia vuole rivolgere a tutti i bergamaschi», aggiungono gli organizzatori.
Il programma e le attività della giornata
La giornata di festa avrà inizio con un corteo festoso che attraverserà il centro di Bergamo per raggiungere il Parco Olmi, dove sarà simbolicamente attraversata la “Porta dell’Amicizia”, posta all’ingresso dell’area.
Da lì si aprirà un pomeriggio ricco di attività.
- Laboratori culturali: i visitatori potranno cimentarsi nella scrittura con gli ideogrammi cinesi e scoprire la musica tradizionale e le arti marziali.
- Gastronomia e costumi: spazio alla degustazione di piatti tipici della cucina cinese e alla scoperta dei costumi tradizionali.
- Spettacoli imperdibili: il momento clou sarà la Danza del Dragone e del Leone, eseguita da acrobati e simbolo di prosperità e gioia.
Ad accogliere gli ospiti ci saranno i bambini delle famiglie cinesi residenti nella Bergamasca, che ogni domenica frequentano corsi presso la Scuola Imiberg per apprendere le tradizioni del Paese d’origine dei loro genitori.
Solidarietà e integrazione culturale
L’evento non è solo una celebrazione della cultura cinese, ma anche un’occasione per rafforzare il dialogo tra le comunità. «Il Capodanno – sottolineano gli organizzatori – oltre a essere un evento augurale e un’occasione per far conoscere e apprezzare la cultura cinese, ha anche lo scopo di costruire un ponte di amicizia fra Bergamo e la Cina, favorendo l’integrazione. La nostra comunità è in costante crescita e, come quella bergamasca, dedita al lavoro. Vuole essere sempre di più una presenza positiva in questa terra».
La comunità cinese, già protagonista di iniziative benefiche durante il periodo natalizio, si distingue per il suo impegno solidale:
- Il 17 dicembre ha consegnato panettoni e strumenti di lavoro alla cooperativa sociale “Lavorare insieme”.
- Il 23 dicembre ha donato beni di prima necessità e alimentari alla Caritas di Bergamo.
Anche durante il Capodanno sarà organizzata una raccolta fondi a favore della Croce Rossa Italiana (CRI) di Bergamo. Gianluca Sforza, presidente del Comitato CRI locale, sottolinea: «Con la raccolta fondi a noi dedicata, la comunità cinese dimostra concretamente ancora una volta di voler contribuire al territorio e al tessuto sociale, sostenendo le nostre attività che, oltre all’emergenza, riguardano le fragilità di molte persone che aiutiamo».
Un messaggio di speranza e amicizia
Oltre a rappresentare un’occasione di festa, il Capodanno cinese di Bergamo si propone come un momento di unione e scambio culturale, per avvicinare due comunità attraverso il dialogo e la condivisione. L’evento ribadisce l’impegno della comunità cinese a essere parte attiva del tessuto sociale bergamasco, rafforzando il legame tra tradizioni millenarie e valori universali come la solidarietà e l’inclusione.