Dopo 27 anni di attività, l’Australian Pub di Mozzo ha chiuso definitivamente i battenti il 10 gennaio. Una decisione che non è legata a difficoltà economiche, ma a motivazioni ben diverse: la crescente insicurezza della zona e la scarsa attenzione da parte dell’amministrazione comunale.
«Non ci sentiamo più sicuri»
Il fondatore e gestore del pub, Alberto Danelli, ha spiegato che la scelta di chiudere era già nell’aria da agosto. “La zona è diventata difficile da gestire e ci siamo sentiti abbandonati dalle istituzioni. Non ce la siamo più sentita di continuare”, ha dichiarato a L’Eco di Bergamo. Danelli ha inoltre voluto precisare che la decisione non è legata ai profitti: “Il giro d’affari è sempre stato ottimo. Il nostro pub era nato come una sperimentazione, uno dei primi in Italia a importare birre australiane. Negli anni ci siamo sempre distinti per la promozione dei microbirrifici locali e per il rispetto della comunità”.
Il saluto di 2.000 persone
La chiusura dell’Australian Pub ha lasciato il segno tra i clienti abituali. Alla serata di addio del 10 gennaio, circa 2.000 persone si sono riunite per salutare il locale. «Alcuni sono venuti con i figli, per mostrare loro un pezzo della propria giovinezza. C’è chi ci ha raccontato di aver conosciuto la moglie o il marito tra i nostri tavoli», ha ricordato Danelli.
L’edificio è ora in fase di ristrutturazione, con l’obiettivo di riaprire sotto un nuovo nome e una gestione diversa, con un possibile cambio di target di clientela.
Il problema sicurezza e il dibattito politico
Il tema della sicurezza nella zona del Gran Mercato dei Colli resta aperto. Danelli ha sottolineato come molti commercianti della zona lamentino un aumento della microcriminalità, portando alcuni di loro a chiudere l’attività.
Oltre a essere un imprenditore, Danelli è stato anche candidato alle elezioni comunali con la lista “Mozzo è Importante”, che negli ultimi mesi si è più volte scontrata con il Comune sulla questione della sicurezza nella zona industriale a nord di Mozzo.
La chiusura dell’Australian Pub segna la fine di un’epoca per molti cittadini, ma solleva anche un problema più ampio sulla vivibilità della zona e sul supporto alle attività locali.