Le nevicate di gennaio hanno solo parzialmente ridotto il deficit idrico in Lombardia, che a inizio anno era del 30% e ora si attesta al 25%. Secondo l’ultimo bollettino di Arpa Lombardia, la disponibilità d’acqua nella regione è passata da 1.856 milioni di metri cubi a 2.348 milioni, ancora lontana dai 3.157 milioni solitamente registrati a fine gennaio.
Situazione critica per Serio e Brembo
Il problema principale riguarda la mancanza di neve, con una riduzione del 42% rispetto alla media 2006-2020. I bacini dei fiumi Serio e Brembo, in particolare, sono ancora più in difficoltà: sulle loro montagne il deficit è rispettivamente del 45% e del 51%.
Secondo Mario Reduzzi, direttore del Consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca e dell’Anbi Lombardia, questi due fiumi non possono contare su grandi laghi di accumulo, come accade invece per l’Adda e l’Oglio. “Per questo è essenziale che in inverno la neve si accumuli sulle cime delle loro vallate, perché rappresenta la principale riserva d’acqua per i mesi successivi”, spiega Reduzzi.
L’importanza della neve invernale
Il direttore di Anbi Lombardia sottolinea un altro elemento chiave: “La neve caduta tra dicembre e gennaio è la più preziosa, perché si ghiaccia e si accumula. Quella di marzo o aprile si scioglie troppo velocemente per essere utile alle riserve idriche”. Tuttavia, l’inverno attuale ha visto la neve concentrarsi sulle Alpi, lasciando meno copertura sulla fascia prealpina, dove nascono Serio e Brembo.
Riserve sotto controllo, ma agricoltura in attesa
Nonostante il deficit, Reduzzi invita a non parlare ancora di emergenza, pur riconoscendo la necessità di un monitoraggio costante. Anche Uniacque, la società che gestisce il ciclo idrico provinciale, assicura che al momento non ci sono criticità nell’approvvigionamento dell’acqua potabile.
L’incertezza climatica, però, preoccupa gli agricoltori. L’esperienza negativa del 2024, con un inverno secco seguito da una primavera molto piovosa, ha reso gli agricoltori più prudenti. “Abbiamo chiesto loro di comunicarci entro fine febbraio le previsioni sul fabbisogno idrico, in modo da programmare al meglio l’irrigazione”, conclude Reduzzi.
In attesa di nuove nevicate
Con febbraio come ultima speranza per un accumulo significativo di neve, la situazione resta in bilico. Se le precipitazioni non aumenteranno, i fiumi Serio e Brembo potrebbero affrontare una stagione estiva con riserve idriche ridotte, mettendo a rischio l’irrigazione dei campi e la disponibilità d’acqua per il territorio.