Il comune di Mozzo introduce misure contro la ludopatia

Il Comune di Mozzo ha introdotto un'ordinanza per limitare il gioco d’azzardo patologico con nuove restrizioni sugli orari e sanzioni fino a 500 euro

Nuove regole per sale giochi e apparecchi con vincite in denaro

Il Comune di Mozzo ha adottato un’ordinanza per contrastare il gioco d’azzardo patologico (G.A.P.), definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una “malattia sociale”. L’ordinanza, firmata dal Sindaco Gianluigi Ubiali il 28 gennaio 2025 (Ordinanza n.1), introduce nuove limitazioni sugli orari di esercizio delle sale giochi e sull’uso degli apparecchi per il gioco d’azzardo con vincite in denaro, oltre a misure di sensibilizzazione e sanzioni per chi non rispetta le disposizioni.

Limitazioni sugli orari e misure preventive

A partire dal 30° giorno dalla pubblicazione dell’ordinanza, le sale giochi (escluse le sale biliardo e le sale bowling, considerate attività sportive) potranno rimanere aperte dalle 9:00 alle 23:00, tutti i giorni, festivi compresi. Gli stessi orari valgono per il funzionamento degli apparecchi di gioco collocati in esercizi commerciali, locali e altri punti di offerta.

Oltre alle restrizioni sugli orari, viene introdotto l’obbligo per gli esercenti di esporre targhe informative sui rischi della dipendenza dal gioco d’azzardo. Questi avvisi dovranno essere posizionati all’interno dei locali, ben visibili al pubblico. Inoltre, dovranno essere affisse all’esterno delle sale giochi, sale scommesse e sale VLT targhe con gli orari di apertura per garantire la massima trasparenza sulle nuove disposizioni.

Sanzioni e possibili sospensioni delle attività

Chi non rispetta le regole previste dall’ordinanza rischia una sanzione amministrativa da 100 a 500 euro (ai sensi dell’art. 7 bis del decreto legislativo 13 gennaio 2000, n. 267). Nei casi più gravi o in caso di recidiva, il Comune potrà decidere di sospendere il funzionamento degli apparecchi per il gioco d’azzardo per un periodo da uno a sette giorni.

Le misure adottate potranno inoltre essere utilizzate per motivi di sicurezza urbana e quiete pubblica, con la possibilità di modificare ulteriormente gli orari di apertura e di utilizzo degli apparecchi nei casi in cui la situazione lo richieda.

L’impegno del Comune di Mozzo contro la dipendenza da gioco

Il Sindaco Gianluigi Ubiali ha spiegato la motivazione alla base dell’ordinanza: «Queste misure hanno l’obiettivo primario di prevenire un fenomeno che ha impatti negativi a livello sociale, economico e sulla salute della popolazione. Tramite l’ordinanza si vuole prevenire la diffusione di situazioni di dipendenza, riducendo l’offerta e le occasioni di gioco, tra i principali fattori di rischio per l’emergere delle ludopatie».

Ubiali ha sottolineato come il problema sia particolarmente allarmante: «I numeri emersi dal rapporto presentato in conferenza dei Sindaci di Ambito fanno paura e ci pongono nell’obbligatorietà di trovare rimedi efficaci. Gli effetti negativi causati dal gioco patologico si traducono in costi sociali e sanitari diretti e indiretti, spesso a carico non solo del giocatore ma anche dell’intero nucleo familiare, generando vere e proprie situazioni di allarme sociale».

L’Amministrazione di Mozzo da tempo è impegnata in campagne di sensibilizzazione e prevenzione, grazie anche alla collaborazione dei Servizi Sociali, della Polizia Locale e delle realtà commerciali del territorio. L’azione del Comune si inserisce in un’iniziativa più ampia, che coinvolge anche altri Comuni dell’Ambito, i quali hanno sottoscritto un regolamento per la lotta alla ludopatia.

«Le ordinanze comunali che limitano l’orario di apertura delle sale gioco e delle “macchinette” sono strumenti necessari per contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo patologico. Le conseguenze di questa dipendenza sono molto gravi, non solo dal punto di vista economico, ma anche nelle relazioni familiari e sociali. Il gioco d’azzardo patologico coinvolge ampie fasce della popolazione e ogni singolo intervento rappresenta un tassello fondamentale nella lotta contro questa piaga sociale», ha concluso il Sindaco Ubiali.

 

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