Bergamo, stipendi e Tfr non pagati: recuperati 5,3 milioni di euro

Nel 2024 la Cisl ha assistito 1.587 lavoratori, con un aumento delle vertenze nel commercio e nei servizi. In crescita le richieste da parte di donne e lavoratori stranieri

Nel 2024 la Cisl di Bergamo ha gestito oltre 1.000 vertenze, recuperando 5,3 milioni di euro per i lavoratori. Il dato emerge dal report dell’Ufficio Vertenze del sindacato, che evidenzia un aumento delle richieste di assistenza, soprattutto nei settori più precari come commercio, turismo e servizi.

Recupero crediti: la voce più rilevante

Il 72% delle vertenze riguarda il recupero di crediti, tra cui stipendi e Tfr non corrisposti. L’Inps garantisce un fondo di tutela, ma il massimo recuperabile è tre mensilità, lasciando molti lavoratori scoperti. Nel 2024:

  • 2 milioni di euro sono stati restituiti grazie a vertenze individuali;
  • 3 milioni di euro sono stati recuperati attraverso procedure concorsuali e fallimenti.

Il risarcimento medio per lavoratore è salito a 2.142 euro, segnando un aumento del 7% rispetto al 2023.

I settori più colpiti

Il settore con il maggior numero di vertenze è il commercio, turismo e servizi (36%), considerato da Alberto Citerio, responsabile Cisl Bergamo, uno dei più problematici: «Sono lavori poveri, spesso legati ad appalti e quindi più soggetti a irregolarità».

Altri settori coinvolti:

  • Metalmeccanico: 20,5% delle vertenze individuali
  • Edilizia: 15%
  • Trasporti: 13% (con una crescita delle crisi aziendali)
  • Tessile e chimico: 9,5% delle pratiche legate a crisi d’impresa

Crescono le vertenze di donne e stranieri

Gli uomini continuano a essere la maggioranza tra chi si rivolge al sindacato (61,32%), ma il numero delle donne assistite è in crescita, passando da 550 nel 2023 a 634 nel 2024. «Le lavoratrici spesso rinunciano a far valere i propri diritti, soprattutto se hanno contratti part-time o saltuari», sottolinea Citerio.

Significativo anche l’aumento delle vertenze da parte dei lavoratori stranieri, che ora rappresentano il 32,7% del totale (contro il 29% del 2023). Le comunità più coinvolte sono quelle di Marocco, Albania, Senegal, Romania ed Egitto.

Cisl: «Ancora troppe situazioni di illegalità e discriminazione»

Luca Nieri, segretario della Cisl di Bergamo, denuncia il permanere di situazioni di illegalità e discriminazione nel mondo del lavoro: «Purtroppo, il genere e la provenienza sono ancora fattori che espongono i lavoratori a maggiori ingiustizie».

L’attività dell’Ufficio Vertenze si conferma fondamentale per contrastare le violazioni contrattuali e garantire ai lavoratori quanto gli spetta.

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