Nel 2024 la Cisl di Bergamo ha gestito oltre 1.000 vertenze, recuperando 5,3 milioni di euro per i lavoratori. Il dato emerge dal report dell’Ufficio Vertenze del sindacato, che evidenzia un aumento delle richieste di assistenza, soprattutto nei settori più precari come commercio, turismo e servizi.
Recupero crediti: la voce più rilevante
Il 72% delle vertenze riguarda il recupero di crediti, tra cui stipendi e Tfr non corrisposti. L’Inps garantisce un fondo di tutela, ma il massimo recuperabile è tre mensilità, lasciando molti lavoratori scoperti. Nel 2024:
- 2 milioni di euro sono stati restituiti grazie a vertenze individuali;
- 3 milioni di euro sono stati recuperati attraverso procedure concorsuali e fallimenti.
Il risarcimento medio per lavoratore è salito a 2.142 euro, segnando un aumento del 7% rispetto al 2023.
I settori più colpiti
Il settore con il maggior numero di vertenze è il commercio, turismo e servizi (36%), considerato da Alberto Citerio, responsabile Cisl Bergamo, uno dei più problematici: «Sono lavori poveri, spesso legati ad appalti e quindi più soggetti a irregolarità».
Altri settori coinvolti:
- Metalmeccanico: 20,5% delle vertenze individuali
- Edilizia: 15%
- Trasporti: 13% (con una crescita delle crisi aziendali)
- Tessile e chimico: 9,5% delle pratiche legate a crisi d’impresa
Crescono le vertenze di donne e stranieri
Gli uomini continuano a essere la maggioranza tra chi si rivolge al sindacato (61,32%), ma il numero delle donne assistite è in crescita, passando da 550 nel 2023 a 634 nel 2024. «Le lavoratrici spesso rinunciano a far valere i propri diritti, soprattutto se hanno contratti part-time o saltuari», sottolinea Citerio.
Significativo anche l’aumento delle vertenze da parte dei lavoratori stranieri, che ora rappresentano il 32,7% del totale (contro il 29% del 2023). Le comunità più coinvolte sono quelle di Marocco, Albania, Senegal, Romania ed Egitto.
Cisl: «Ancora troppe situazioni di illegalità e discriminazione»
Luca Nieri, segretario della Cisl di Bergamo, denuncia il permanere di situazioni di illegalità e discriminazione nel mondo del lavoro: «Purtroppo, il genere e la provenienza sono ancora fattori che espongono i lavoratori a maggiori ingiustizie».
L’attività dell’Ufficio Vertenze si conferma fondamentale per contrastare le violazioni contrattuali e garantire ai lavoratori quanto gli spetta.