Un amore finito si è trasformato in un incubo per una donna di Bergamo, perseguitata dall’ex compagno dopo aver deciso di lasciarlo. G.M.M., 54enne ex imprenditore, è stato condannato mercoledì 19 febbraio a un anno di reclusione e a una multa di 4mila euro per stalking.
I due si erano conosciuti su un sito di incontri e la relazione sembrava andare bene, tanto da spingerli a partire per una vacanza in Croazia. È proprio durante il viaggio che sono emersi i primi segnali di aggressività, con scatti d’ira immotivati, urla per futili motivi e atteggiamenti minacciosi. Tornata a Bergamo, la donna ha deciso di troncare il rapporto, ma l’uomo ha iniziato a perseguitarla con telefonate, messaggi minatori e appostamenti sotto casa. Tra le frasi più inquietanti inviate alla vittima: “Ti brucio la macchina”, “Se ti dovessero investire o entrare in casa non è colpa mia”, “La pagherai, io non ho nulla da perdere”.
I precedenti e la decisione del giudice
Non era la prima volta che l’imputato mostrava comportamenti aggressivi: a suo carico risultano condanne per stalking nei confronti di vicini di casa, minacce aggravate dall’uso di un’arma e persino percosse nei confronti dei genitori. In uno dei procedimenti, una perizia psichiatrica ha evidenziato una personalità narcisistica e antisociale, confermando però la sua piena capacità di intendere e volere.
A gennaio, su ordine del GIP, era stato portato in carcere, ma nell’udienza del 18 febbraio il giudice ha sostituito la misura con il divieto di avvicinamento alla donna e ai luoghi che frequenta.
Il PM aveva chiesto una condanna a due anni, mentre la difesa ne aveva chiesto l’assoluzione. Il giudice ha stabilito una pena di un anno di reclusione, con il divieto di ogni contatto con la vittima.