In Bergamasca sempre meno bar, crescono ristoranti e catering

Dati Confcommercio: il settore della ristorazione cambia volto, ma i bar tradizionali sono in crisi

Il modello del bar di quartiere è sempre più in difficoltà, non solo nei piccoli centri, ma anche nelle città. Secondo l’ultimo Osservatorio Cruscotto Dataviz di Confcommercio Bergamo, dal 2019 al 2024 la provincia ha perso 428 bar (-12,5%), di cui 66 solo nell’ultimo anno. In compenso, il settore della ristorazione è in leggera crescita, con un aumento di 56 nuove imprese nel 2024.

La ristorazione cresce, ma cambia volto

A trainare il settore sono soprattutto i ristoranti e i servizi di fornitura pasti. I primi contano 38 nuove attività nel 2024 (+1%), tornando a crescere dopo il calo dell’anno precedente. La tendenza generale, però, premia le mense, il catering e le dark kitchen, che aumentano del 7,4% con 27 nuove imprese.

Dal 2019 al 2023, i numeri mostrano una netta trasformazione:

  • Bar: -428 imprese (-12,5%)
  • Ristoranti: +126 imprese (+3,5%)
  • Mense e catering: +393 imprese (+36,9%)

Questo dimostra come la ristorazione si stia spostando verso modelli più flessibili e diversificati, con un’offerta che varia a seconda delle fasce orarie e della clientela.

Gelaterie in crescita, frena l’asporto

Un altro trend positivo riguarda gelaterie e pasticcerie, che salgono a 387 attività (+4,6%), con un’offerta sempre più orientata verso il consumo sul posto. Di contro, il settore asporto e delivery registra un calo di 15 attività (-1,7%), segnando un rallentamento dopo la crescita legata alla pandemia.

Meno giovani imprenditori, più imprese straniere

Il settore registra un calo significativo delle imprese giovanili: nel 2024 sono diminuite di 29 unità (-4,5%), rappresentando solo l’11% del totale. Questo riflette le difficoltà dei giovani ad avviare nuove attività, tra costi elevati e problemi di accesso al credito.

Al contrario, le imprese straniere crescono, passando da 16,2% a 19,5% del totale, con 44 nuove attività (+4,7%).

Imprese sempre più strutturate

La tendenza vede un aumento delle società di capitali (+6,7%), mentre calano le ditte individuali (-1,5%), storicamente predominanti nel settore. Le micro imprese restano la maggioranza: il 35,6% ha fino a tre addetti, mentre solo il 2,8% supera i 50 dipendenti.

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