Un lunedì nero per il traffico nell’hinterland est di Bergamo, con code e rallentamenti che hanno scatenato critiche da parte di cittadini e amministratori locali. La chiusura degli accessi a Gorle per i non residenti attraverso via Trento e via Martinella continua a far discutere, mentre il maltempo ha aggravato la situazione.
La protesta dei Comuni vicini: “Scelta unilaterale”
Le amministrazioni di Ranica e Torre Boldone hanno espresso forte contrarietà al provvedimento, sottolineando come il traffico deviato si sia riversato sulle strade limitrofe, aumentando la congestione sulla SP 35 e su altre arterie secondarie. “Il traffico non può sparire, semplicemente si sposta altrove”, hanno dichiarato i sindaci, criticando la mancanza di concertazione da parte del Comune di Gorle.
Effetti anche a Villa di Serio, Nembro e Seriate
Il sindaco di Villa di Serio, Mario Moretti, ha confermato un peggioramento della viabilità, con code che da Nembro si sono estese fino alla SP 35. Anche a Seriate si sono registrati disagi, seppur meno significativi, mentre il sindaco di Scanzorosciate, Paolo Colonna, ha ribadito la necessità di una gestione unitaria della viabilità dell’area.
La replica di Gorle: “Benefici evidenti”
Il sindaco di Gorle, Giovanni Testa, ha difeso la decisione, sostenendo che le criticità non siano diverse da quelle tipiche dei giorni di pioggia. Secondo Testa, la chiusura ha ridotto i tempi di percorrenza sul ponte Marzio, con benefici anche per i Comuni limitrofi. “Non torneremo indietro”, ha ribadito, sottolineando l’importanza di diluire i flussi di traffico.
Viabilità in crisi: necessario un piano condiviso
La situazione ha riacceso il dibattito sulla necessità di una pianificazione coordinata della viabilità nell’hinterland di Bergamo. Il sindaco di Alzano Lombardo, Camillo Bertocchi, ha parlato di scelta inaccettabile, evidenziando come le decisioni di un singolo Comune possano impattare negativamente sull’intera comunità.
Con il traffico sempre più congestionato e le proteste in aumento, sarà fondamentale trovare una soluzione condivisa per evitare che la chiusura di Gorle si trasformi in un problema strutturale per tutta la zona.