Il trasferimento del Conservatorio di Bergamo nell’ex monastero dei Celestini entra nella fase decisiva. Dopo oltre un anno di trattative, il presidente del Politecnico delle Arti, Giorgio Berta, si dice ottimista sulla chiusura dell’accordo per l’acquisto dell’immobile dalle suore Sacramentine, un’operazione del valore di sei milioni di euro. Per finalizzare l’acquisto e garantire i 9,5 milioni di euro a fondo perduto stanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), sarà necessario rispettare la scadenza di metà aprile.
L’iter burocratico e il finanziamento
Per procedere con il rogito, sono ancora attesi alcuni passaggi fondamentali: l’autorizzazione all’acquisto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), il parere di congruità dell’Agenzia delle Entrate e la delibera della Cassa depositi e prestiti per un mutuo da 4 milioni di euro. Il Politecnico, invece, coprirà 2 milioni con fondi propri.
Berta ha confermato al Corriere Bergamo che tutta la documentazione richiesta, compresi i bilanci del Politecnico, è stata inviata e che si attende con fiducia l’esito del procedimento.
Il risiko degli spazi e il futuro della “quadreria” Carrara
Una volta definito l’acquisto, si aprirà un nuovo capitolo legato all’Accademia di Belle Arti e alla sua futura sede. Tra le ipotesi in campo, il possibile trasferimento dell’Accademia nell’attuale sede della Gamec, destinata a sua volta a spostarsi nell’ex Palazzetto dello Sport.
Questo spostamento libererebbe l’attuale sede dell’Accademia, di proprietà del Comune, che potrebbe essere destinata a un nuovo progetto culturale: la creazione di una quadreria dedicata alle opere della Carrara attualmente conservate nei depositi. Molti di questi capolavori, custoditi in strutture climatizzate e caveau tra Milano e altre località, potrebbero finalmente trovare una sede espositiva stabile, con la possibilità di organizzare mostre temporanee e iniziative culturali.
L’idea, sostenuta anche dalla neo direttrice dell’Accademia Carrara, Maria Luisa Pacelli, potrebbe rappresentare un ulteriore passo nella valorizzazione della Dorsale della Cultura di Bergamo.