Il Comune di Bergamo ha annunciato l’attivazione di sette nuovi alloggi dedicati ai senza fissa dimora, che si aggiungono agli spazi già attualmente disponibili. La decisione arriva all’indomani dello sgombero dell’area della stazione autolinee, avvenuto giovedì 27 marzo, che ha portato alla luce la persistente carenza di strutture capaci di accogliere in modo adeguato le persone più fragili e prive di supporto sociale.
I primi due “alloggi-ponte” saranno operativi entro la prossima settimana, situati in via Bono e via Broseta. Si tratta di soluzioni temporanee e di transizione, progettate per ospitare soggetti privi di reddito, senza una rete familiare o sociale, e non idonei all’accesso all’edilizia residenziale pubblica. La gestione di questi appartamenti è in fase di assegnazione.
Altri cinque appartamenti saranno disponibili nei prossimi mesi: tutti collocati in Città Alta, due verranno consegnati entro il mese di aprile, mentre gli ultimi tre saranno pronti entro settembre. Ogni unità potrà accogliere da due a tre persone, garantendo così un’accoglienza più dignitosa e stabile a circa una ventina di individui in grave difficoltà.
L’iniziativa si inserisce in un piano complessivo da 710mila euro, finanziato in larga parte tramite le risorse del Pnrr – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questo investimento rappresenta un ulteriore passo nella strategia dell’amministrazione comunale per contrastare l’emarginazione sociale e abitativa, cercando di offrire percorsi personalizzati di reinserimento e supporto.
Attualmente, il Comune dispone già di sette alloggi attivi destinati alla stessa finalità, che ospitano persone in condizioni di estrema fragilità. A questi si aggiunge anche la “Stazione di Posta” di via Beltrami, una struttura in fase di ristrutturazione, anch’essa finanziata con fondi Pnrr, pensata per offrire un primo punto di presa in carico integrato.