Presentata la BGY Airport Granfondo: “La bicicletta ci connette col mondo”

Presentata in Sala Piatti presso Banco BPM l'edizione 2025 della classicissima open che lambisce ben sei valli bergamasche

“La bicicletta ci connette col mondo”. Il commento alla presentazione dell’edizione numero 28 della BGY Airport Granfondo, presso la Sala Piatti del Banco BPM in città, è dell’assessore ai servizi sociali e sport del Comune di Bergamo, Marcella Messina: “Nella mia nuova delega, la seconda, il mio primo incontro è stato proprio con la mente organizzativa, Beppe Manenti. Questa manifestazione non è solo sport, è anche il modo migliore per sensibilizzare soprattutto le nuove generazioni all’uso di un mezzo da ‘pedala e lascia pedalare’ come recita lo slogan in modo molto azzeccato, a sostegno della mobilità sostenibile. Le Istituzioni sono grate agli sponsor che hanno voluto investire in un momento delicato e difficile a livello internazionale”

Il Selvino della Granfondo, “il piccolo Pordoi”

“Il mio strappo preferito è il Selvino, che considero il mio piccolo Pordoi. Da giornalista, scrittore ma anche appassionato, il mio rapporto con la Granfondo bergamasca, raggiungibilissima da me che abito a Milano, è cominciato quindici anni fa alla prima partecipazione da concorrente – racconta Giacomo Pellizzari, che scrive per Cyclist e ha lavorato per Sky -. Le valli orobiche sono tutte affascinanti, l’altra salita che mi piace è l’orrido della Val Taleggio. Sono già passato in ricognizione settimana scorsa, durante il percorso in Valle Imagna ho pedalato allegramente sotto il temporale”.

La BGY Airport Granfondo: quando, dove e come

Tre i percorsi, come di consueto, con start della prima griglia, e quest’anno ce n’è una dedicata a ogni tipo di bicicletta comprese quelle elettriche “ma anche le Graziella, riservate agli eroi” scherza Luciana Rota dell’ufficio stampa gestito dall’espertissimo del settore Giorgio Torre, alle 7 del mattino di domenica 4 maggio. Dalle 6.10 alle 6.50 il concentramento in via Marzabotto a Bergamo, dietro lo stadio, partenza e arrivo della manifestazione. 89,4, 128,8 1 162,1 chilometri le distanze, con primo tratto comune a tutte a tre al km 71 presso Ambria; 1.400, 2.200 e 3.050 metri i dislivelli; 23, 33 e 49, infine, i chilometri in salita. Sabato 3 maggio, presso Santini Cycling, il Villaggio Expo. 37 i Comuni interessati lungo le 6 valli: Cavallina, Seriana, Serina, Brembana, Taleggio e Imagna.

Il title sponsor: BGY Airport “pro bicicletta e multimodalità”

“Chi pedala da tempo in realtà è Beppe Manenti. Noi, come aeroporto, abbiamo la bicicletta al centro dei progetti e dei percorsi di multimodalità. Ovvero l’utilizzo per i passeggeri di più mezzi per spostarsi in un determinato ambito – afferma Giovanni Sanga, presidente di SACBO che è title sponsor della BGY Airport Granfondo -. Nel 2026 avremo il collegamento ferroviario con lo scalo di Orio, c’è il casello vicino, l’hotel in costruzione avrà camere dedicate all’alloggiamento delle biciclette, ma non vanno dimenticate le interconnessioni con le ciclabili, tra cui la Bergamo-Brescia e la Monaco-Milano in via di sviluppo. La bici è il denominatore comune per gli spostamenti, dai dipendenti aeroportuali ai turisti”.

Gli sponsor principali: BPM e 3T

“La ‘nostra’ gara è la cronoscalata (“Voluta e fortemente sostenuta dai suoi amici”, dice Roberto Perico sempre di BPM) Nembro-Selvino lo stesso giorno della Granfondo, intitolata alla memoria dell’indimenticabile collega e amico Eugenio Mercorio – sottolinea Fabrizio Zambetti, responsabile della direzione territoriale di Bergamo, Brescia e Lario di Banco BPM -. Essere insieme alla Granfondo dal 1996 è un onore, perché ci consente di contribuire a diffondere il valore ricreativo e valoriale della competizione sportiva durante una congiuntura internazionale durissima. 6 valli per 37 paesi significa valorizzazione del territorio. La bici come migliore pubblicità per farci conoscere”. “Siamo bergamaschi da quando produciamo il mezzo per pedale, anche se 3T significa Tecno Tubo Torino – rimarca il CEO Edi Jareci -. Nel 2024 eravamo riusciti a invitare 60 clienti da 18 Paesi diversi. Esistiamo dal 1961 ma fino a 9 anni fa facevamo solo componentistica, quindi siamo cresciuti con la Granfondo”.

L’organizzazione tra numeri e indotto

Marino Vigna, oro nell’inseguimento a squadre (con Luigi Arienti, Franco Testa e Mario Vallotto) nella mitica Olimpiade di Roma nel 1960, è il testimone di una passione che non accenna a spegnersi: “La Granfondo non era proprio la mia specialità, ma dopo aver diretto la corsa e guidato l’ammiraglia erano anche riusciti a costringermi a gareggiare – scherza dall’alto di 87 anni da compiere (il 6 novembre) maestosamente portati -. Ne ho fatte solo un paio, alla fine, ma ci sono col cuore anche stavolta”. “Oltre ai novantamila partecipanti dal 1996 fino all’anno scorso, andrebbero contate tutte le biciclette che la Granfondo ha fatto vendere – osserva il plurinominato Beppe Manenti di GMS, la mente e la penna del percorso -. A ogni edizione si ricomincia daccapo. La bella notizia è che il 2026 sarà l’esordio di una sorta di campionato italiano per preti e suore: abbiamo già l’accordo con la Curia Vescovile di Bergamo“.

Radio 24 e Fondazione Creberg

Il prossimo 6 aprile, il media partner Radio 24 attraverso le parole di Alessandra Schepisi racconterà i perché e i per come di una storia che affonda le radici nel campionissimo Felice Gimondi. Il premio è un bassorilievo del Maestro Rando. L’altro partner Fondazione Creberg contribuisce con l’esposizione di due opere della pittrice bergamasca Cosetta Arzuffi. La maglia by Santini, infine, “è intitolata ai segni vitali del ritmo e della resistenza in connessione col territorio”.

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