A partire dalla metà di aprile 2025, il sottopasso di via San Bernardino sarà chiuso in uscita dalla città, ma rimarrà percorribile in entrata fino a metà giugno. La chiusura totale del cavalcavia, con entrambi i fornici bloccati, scatterà dopo la fine dell’anno scolastico e durerà per nove mesi. Queste le novità emerse dal primo tavolo operativo sui cantieri, tenutosi lunedì 1 aprile con la partecipazione di enti pubblici, mobility manager e rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico bergamasco.
Lavori preliminari e gestione del traffico in via San Bernardino
I lavori del cantiere, curati da RFI, iniziano intorno al 14 o 15 aprile e prevedono inizialmente solo interventi sui sotto servizi. In questa prima fase, sarà possibile entrare in città, ma non uscire da via San Bernardino.
Il dirigente comunale Silvano Armellini ha chiarito che il Comune ha scelto di limitare l’impatto della chiusura nella prima fase, lasciando aperto l’ingresso alla città e avviando simulazioni sui flussi di traffico per anticipare eventuali criticità. Quando inizieranno i lavori strutturali, il sottopasso sarà completamente chiuso per circa nove mesi, ma la chiusura sarà circoscritta all’area del ponte, così da contenere i disagi per le imprese e i residenti.
La chiusura totale del sottopasso inizierà a fine anno scolastico e sarà limitata alla zona del ponte, senza interessare tutta la via. L’obiettivo è ridurre al minimo i disagi per residenti, aziende e commercianti.
Aggiornamenti su Grumellina e via Moroni
Oltre a via San Bernardino, durante l’incontro sono stati comunicati aggiornamenti anche su altri cantieri strategici:
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L’uscita della Grumellina riapre entro il 30 aprile, con circa un mese di ritardo.
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In via Moroni, si procede con l’avanzamento del doppio senso, già parzialmente riaperto.
Entrambi gli interventi sono parte dei lavori per la realizzazione del progetto e-BRT (bus rapid transit elettrico).
Preoccupazioni per le attività commerciali
Durante il tavolo, Confcommercio Bergamo ha espresso preoccupazione per le perdite economiche subite da alcune attività, soprattutto in via Moroni, dove si è registrato un calo del 30% del fatturato.
L’assessore alla Mobilità Marco Berlanda ha confermato la disponibilità al dialogo, sottolineando però che non esistono al momento i presupposti per richiedere indennizzi patrimoniali, pur ribadendo l’attenzione nel garantire sempre l’accesso ai passi carrai e alle attività lungo le aree interessate.
Il tavolo tecnico: un nuovo modello di collaborazione
L’incontro ha visto la presenza di circa 30 rappresentanti in sala e 5 collegati da remoto su 94 invitati. Si tratta di una piattaforma di confronto voluta dal Comune, in particolare dall’assessorato alla Mobilità, per affrontare in maniera condivisa la gestione del traffico durante i cantieri.
Il direttore dell’Agenzia per il TPL, Marcello Marino, ha sottolineato l’importanza di questi momenti di confronto, spiegando che la condivisione delle informazioni è fondamentale per individuare soluzioni efficaci e condivise. Ha invitato i soggetti coinvolti a mantenere il dialogo costante.
Obiettivi e soluzioni condivise
L’assessore Berlanda ha inoltre ricordato l’obiettivo strategico dell’incontro: ridurre la congestione del traffico attraverso una gestione più flessibile degli orari lavorativi, favorendo entrate e uscite alternate a seconda dei settori e delle esigenze produttive, per evitare sovraccarichi in determinati orari.
Per rimanere aggiornati in tempo reale sulle modifiche alla viabilità e sui cantieri in corso, il Comune invita a consultare il sito ufficiale Bergamo2030, dove sono pubblicate tutte le informazioni disponibili.