Stasera, lunedì 7 aprile, presso l’oratorio di Sforzatica Sant’Andrea in via Colombo 7a a Dalmine, si tiene il primo torneo interforze di calciobalilla dedicato alla memoria di Gian Marco Lorito, assistente esperto della polizia locale tragicamente scomparso cinque anni fa. Il ritrovo è fissato per le ore 20:00, mentre il torneo prende ufficialmente il via alle 20:15.
Un torneo per dire no all’odio social
L’iniziativa nasce dalla volontà di Claudio Modina, ex comandante di Lorito e attuale presidente dell’Associazione Polizia Locale Bergamo-Lecco, per onorare la memoria di un collega stimato e lanciare un messaggio forte contro la violenza verbale e l’odio online. Gianmarco Lorito, 43 anni, è ricordato come un uomo onesto, leale e profondamente dedito al suo lavoro, tanto da portare l’uniforme “con rispetto e fierezza”.
Un tragico epilogo dopo un errore umano
I fatti risalgono al febbraio 2020, quando Lorito venne travolto da un’ondata di insulti e attacchi sui social network per aver parcheggiato, per errore, l’auto di servizio in un posto riservato ai disabili. Un gesto non intenzionale, ma sufficiente per scatenare una campagna di odio che l’agente non riuscì a reggere. Fu trovato senza vita nella sua auto di servizio, nei pressi del comando di Palazzolo sull’Oglio, da Modina stesso.
Un’eredità fatta di impegno e dignità
«Gianmarco era un ragazzo pieno di vita, che ha onorato il comando con la sua dedizione. Indossava la divisa sempre in modo impeccabile, era figlio d’arte, onesto e leale», afferma ancora oggi, con commozione, Claudio Modina, che ne custodisce il ricordo come una ferita ancora aperta ma anche come una testimonianza da tramandare.
Il torneo di questa sera vuole essere non solo un’occasione di aggregazione tra forze dell’ordine, ma anche un simbolo tangibile della battaglia contro la cultura del linciaggio digitale che, troppo spesso, non lascia scampo.