Nove nuove aree videosorvegliate contro l’abbandono dei rifiuti

Bergamo rafforza il monitoraggio ambientale: ora sono 21 le piazzole sorvegliate sulle provinciali

La Provincia di Bergamo intensifica la lotta contro l’abbandono illecito dei rifiuti sulle strade, portando a 21 le aree di sosta videosorvegliate. Grazie a un nuovo finanziamento regionale di 155mila euro, il piano di controllo ambientale promosso da Via Tasso e approvato dal prefetto Luca Rotondi prevede l’attivazione di nove nuovi impianti di videosorveglianza in piazzole considerate particolarmente sensibili.

Il progetto si aggiunge a un primo intervento realizzato un anno e mezzo fa, che aveva già visto l’installazione di 12 postazioni lungo alcuni tratti delle principali provinciali. Le nuove aree interessate sono state individuate in zone strategiche: tre tra Arzago, Casirate e Treviglio, quattro a Brusaporto e Bagnatica, e due lungo la Provinciale 14 a Sant’Omobono Terme.

“Abbiamo ampliato il sistema esistente, completando alcuni tratti già coinvolti nel primo lotto e individuando nuove criticità”, ha spiegato Massimiliano Rizzi, dirigente del settore Viabilità della Provincia. Gli impianti sono alimentati da pannelli fotovoltaici e dotati di doppia telecamera: una per il monitoraggio dell’area e una per la lettura automatica delle targhe. Il controllo è affidato a operatori specializzati, attivi 24 ore su 24 presso il Centro operativo di sorveglianza.

L’obiettivo è scoraggiare il littering, ovvero l’abbandono incontrollato dei rifiuti, e i primi risultati sono considerati positivi: i casi registrati nelle aree già sorvegliate si sono ridotti sensibilmente, pur persistendo alcuni episodi sporadici ogni mese.

Il rafforzamento del sistema di controllo si inserisce in un piano più ampio di sicurezza urbana, sancito dalla firma del nuovo “Patto per l’attuazione della sicurezza urbana” tra Prefettura e Provincia. L’intesa mira non solo a tutelare l’ambiente, ma anche a coordinare l’azione delle forze di polizia locali e statali, per contrastare in modo più efficace la criminalità diffusa e le violazioni al decoro urbano.

“L’accordo conferma l’attenzione delle istituzioni verso il rispetto della legalità e della sostenibilità ambientale”, ha dichiarato il prefetto Rotondi. L’iniziativa punta anche a promuovere la consapevolezza civica ed ecologica tra i cittadini, considerati attori fondamentali nel contrasto ai comportamenti illeciti.

Con il secondo lotto operativo, il piano antidegrado della Provincia di Bergamo raggiunge un’estensione significativa, offrendo una rete di sorveglianza capillare che copre gran parte delle principali arterie provinciali. Il sistema rappresenta oggi uno strumento concreto per prevenire, documentare e sanzionare l’abbandono selvaggio dei rifiuti, riducendo al contempo i costi di bonifica e migliorando la vivibilità del territorio.

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