Attimi di terrore nel pomeriggio di venerdì 18 aprile nella chiesa parrocchiale di San Zenone Vescovo a Osio Sopra, dove durante le celebrazioni del Venerdì Santo un uomo ha fatto irruzione in evidente stato di alterazione psicofisica, urlando e minacciando il parroco davanti ai fedeli attoniti. Il rito religioso è stato bruscamente interrotto, mentre alcuni presenti hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine.
Il protagonista del gesto è un cittadino marocchino di 33 anni, classe 1992, che dopo aver dato in escandescenze all’interno dell’edificio sacro, si è denudato completamente sul sagrato della chiesa, aggravando ulteriormente la situazione già allarmante. Sul posto sono intervenuti rapidamente i carabinieri della Compagnia di Treviglio, con il supporto delle stazioni di Dalmine e Osio Sotto.
Nonostante la forte resistenza fisica opposta durante il tentativo di fermarlo, i militari sono riusciti a bloccare l’uomo. Vista la condizione di agitazione estrema, è stato necessario l’intervento del personale sanitario del 118, che ha proceduto a sedarlo prima del trasferimento all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per ulteriori accertamenti.
Durante la successiva perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno rinvenuto nell’abitazione del 33enne 20 grammi di cocaina, 17 grammi di hashish e un bilancino di precisione, elementi che hanno portato al sequestro del materiale e aggravato la sua posizione legale.
Secondo quanto riferito dalle autorità, non ci sono al momento indizi che possano far pensare a motivazioni ideologiche o a segnali di radicalizzazione dietro al gesto. L’episodio viene attribuito a uno stato di alterazione da sostanze stupefacenti.
Il processo per direttissima si è svolto sabato 19 aprile, con la convalida dell’arresto da parte del giudice. È stata disposta per il giovane la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, in attesa degli sviluppi processuali.
Un episodio che ha scosso profondamente la comunità di Osio Sopra, soprattutto perché avvenuto in un momento liturgico particolarmente sentito come quello del Venerdì Santo. La celebrazione, interrotta bruscamente, è ripresa solo dopo l’allontanamento dell’uomo e il ripristino della sicurezza all’interno della chiesa.