Sono stati circa 3.000 i partecipanti al corteo del Primo maggio andato in scena a Bergamo, con partenza da piazzale Marconi e arrivo in piazza Vittorio Veneto, dove si è tenuto il comizio finale del segretario generale nazionale della Slc-Cgil, Riccardo Saccone. Una giornata di festa ma anche di riflessione, con al centro la sicurezza sul lavoro, tema scelto quest’anno dalle tre sigle sindacali organizzatrici: Cgil, Cisl e Uil.
A sfilare, tra striscioni, bandiere e slogan, lavoratori, studenti, famiglie e sindacalisti, in una manifestazione pacifica ma fortemente sentita, soprattutto dai settori più colpiti dal fenomeno degli infortuni mortali, come l’edilizia. Proprio i sindacati del comparto – Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil – hanno esposto lo striscione con la scritta “#BastaMortiSulLavoro”, a sottolineare l’urgenza di agire contro quella che definiscono una vera e propria emergenza sociale.
“Gli infortuni e le malattie sul lavoro non possono più essere tollerati”, ha dichiarato Francesco Corna, segretario Cisl Bergamo. “Dietro ai numeri delle statistiche ci sono vite spezzate e famiglie devastate dal dolore. Serve il coraggio di fare scelte chiare e incisive per garantire ambienti di lavoro sicuri per tutti”.
Corna ha poi puntato il dito contro un certo approccio aziendale orientato al risparmio sui costi della sicurezza, definendolo “biasimevole”. Ha ribadito che la prevenzione non è un costo ma un investimento, che parte dalla formazione autentica e non fittizia, e ha denunciato il silenzio su subappalti selvaggi e gare al massimo ribasso, fenomeni che spesso minano la tutela dei lavoratori.
Nel suo intervento, il segretario ha sottolineato la necessità di rafforzare il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, troppo spesso ostacolati, e ha rilanciato l’appello per una “alleanza tra sindacati, istituzioni, scuole e imprese” per costruire una cultura condivisa della prevenzione.
Anche la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, ha voluto condividere un messaggio sui social, ricordando il valore del lavoro come “fondamento della dignità della persona e della coesione sociale”. Ma ha anche ribadito che “non possiamo celebrare questa giornata senza guardare alle sfide ancora aperte: la sicurezza sul lavoro, salari dignitosi e tutele per la maternità e la genitorialità”.
La giornata ha visto la presenza ordinata e compatta di tanti cittadini, e ha rappresentato un momento collettivo di memoria, consapevolezza e mobilitazione. Un’occasione per ribadire che il lavoro deve essere sicuro, dignitoso e accessibile a tutti.
Frase chiave: “Basta morti sul lavoro”: al corteo del Primo maggio a Bergamo, 3.000 in piazza per chiedere sicurezza e dignità.
Meta description: Oltre 3.000 persone in piazza a Bergamo per il corteo del Primo maggio: sindacati e cittadini uniti per dire basta alle morti sul lavoro e chiedere più tutele e sicurezza.
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