Locker Amazon in centro: scoppia la protesta dei commercianti a Bergamo

Commercianti in allarme per l’espansione dei punti di ritiro: “Nessun confronto, il Comune ci ha ignorati”

L’installazione di un nuovo Amazon Locker in Porta Nuova, decorato dallo street artist Luca Font, ha riacceso le tensioni tra amministrazione comunale e operatori del commercio locale. Confesercenti e Confcommercio denunciano scelte sbilanciate a favore dell’e-commerce, che a loro dire aggravano la crisi dei negozi di vicinato.

Crescono i locker, scende la fiducia

A preoccupare sono i numeri: 37 punti di ritiro previsti in città, 14 esclusivi di Amazon, molti dei quali in aree centrali strategiche. Una presenza così capillare, dicono i commercianti, rischia di ridurre ulteriormente l’appeal delle piccole attività, già alle prese con un netto calo dei consumi. Secondo Confesercenti, nei primi tre mesi del 2025 il commercio al dettaglio ha perso il 2,3% in volume, e per i negozi di piccole dimensioni il trend è ancora più negativo.

Le critiche: “Serve equità, non favoritismi”

«Favorire logiche da grande distribuzione digitale non è compatibile con la tutela del commercio urbano», dichiara Antonio Terzi, presidente di Confesercenti Bergamo. «Se il Comune vuole sostenere il tessuto economico cittadino, deve evitare di facilitare chi già beneficia di vantaggi fiscali rispetto ai negozi tradizionali». Giovanni Zambonelli, presidente di Confcommercio Bergamo, rincara la dose: «Le iniziative di rilancio promosse dal Distretto Urbano del Commercio rischiano di essere sminuite da interventi non concertati».

Dialogo assente, cresce il malcontento

A infiammare gli animi è anche la mancanza di confronto preventivo. «Siamo rimasti all’oscuro fino all’annuncio ufficiale – denuncia Nicola Viscardi, manager del Duc – e questo è inaccettabile, soprattutto considerando che il Comune è socio del Distretto». Le associazioni avevano suggerito l’installazione in zone di interscambio o periferiche, per evitare di interferire con le dinamiche commerciali del centro.

Amazon utile, ma a quale prezzo?

Pur riconoscendo l’utilità dei locker per i cittadini, in particolare per la consegna autonoma 24 ore su 24, i rappresentanti del commercio mettono in guardia contro gli effetti a lungo termine: “Più locker nel centro significa meno vitalità per i negozi di quartiere”. Un rischio che, secondo i critici, contribuisce alla desertificazione commerciale, soprattutto in un momento storico in cui molte botteghe lottano per sopravvivere.

Il Comune tace, ma le proteste crescono

L’amministrazione comunale, che nei giorni scorsi aveva presentato i locker come un esempio di logistica urbana sostenibile, al momento non ha fornito risposte ufficiali. L’assessore alla Mobilità Marco Berlanda, tra i promotori dell’iniziativa, aveva parlato di riduzione del traffico e minor impatto ambientale, ma non aveva previsto le reazioni critiche del tessuto economico locale.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

Mentre la popolazione cala in gran parte della provincia di Bergamo, la Valle Imagna registra...
Il presidente di Confesercenti Bergamo, Antonio Terzi, analizza l'impatto della GDO sui negozi locali, sottolineando...
I negozi di vicinato, tutto sommato, secondo i dati in chiusura d'anno solare e d'esercizio...

Altre notizie