Padre Pio e il saio: il legame con Gandino
La storia del legame tra questo saio e Gandino affonda le radici nella generosità della famiglia Maccari, noti lanieri gandinesi che intrattenevano rapporti commerciali con i frati Cappuccini. Proprio un membro di questa famiglia, animato da profonda devozione, richiese e ottenne un saio del Santo in cambio di una fornitura di lana. La tunica giunse a Gandino in occasione del Santo Natale del 1941. Ad accompagnare la reliquia vi era una lettera autografa di Padre Ignazio da Ielsi, figura vicina a San Padre Pio e oggi Servo di Dio. Questa missiva, custodita nell’archivio parrocchiale insieme ad altri documenti, è rimasta secretata fino allo scorso settembre, secondo le volontà dell’ultima erede della famiglia Maccari, Giannina Maccari, scomparsa all’età di 110 anni.
I Maccari e la devozione per San Pio
Nel corso degli anni, in particolari circostanze, specialmente per invocare intercessioni legate alla salute, alcuni membri della famiglia Maccari e persone a loro vicine ebbero la possibilità di sfilacciare piccoli lembi del saio, precisamente dalla manica destra (dove si possono ancora notare diversi tagli). Questi frammenti venivano poi donati a persone malate o in fin di vita.
Un momento significativo nella storia di questa reliquia si ebbe nel 2008, quando il saio fu donato alla Parrocchia e successivamente venerato in Basilica dall’allora Vescovo di Bergamo, monsignor Roberto Amadei.
Il saio restaurato e restituito
La riconsegna del saio restaurato alla Parrocchia di Gandino è avvenuta lo scorso 20 maggio presso il Monastero Mater Ecclesiae di Orta San Giulio. In questa occasione, una nutrita delegazione di gandinesi, tra cui numerosi membri del Gruppo di San Padre Pio, si è recata sul luogo, guidata dal parroco don Ferruccio Garghentini. Presso il monastero risiede suor Maria Fedele Sangalli, originaria di Gandino, che ha collaborato con suor Maria Aurora, responsabile del restauro di paramenti sacri, durante le fasi di riconsegna e nel racconto dettagliato delle modalità dell’intervento conservativo.
Recentemente, domenica 1 giugno, nella Basilica di Gandino, davanti al saio reliquia affiancato da un ritratto del Santo realizzato da Bepi Rottigni, si è tenuta la preghiera conclusiva dell’Anno Catechistico, con la partecipazione di decine di ragazzi.
Il prezioso indumento sarà in seguito ricollocato per la conservazione presso la chiesa di San Mauro, annessa al Convento delle Orsoline.