Momenti di tensione a Calcinate, nella mattinata di domenica 1° giugno, a causa di un incendio scoppiato attorno alle 8 in un container di rifiuti posizionato all’esterno di un capannone in via Ninola. Le fiamme, che hanno coinvolto anche la facciata dell’edificio, hanno causato danni visibili ma limitati, evitando per poco conseguenze più gravi. Il titolare dell’impresa danneggiata sospetta si tratti di un atto doloso, ipotesi che verrà ora approfondita grazie alle telecamere di sorveglianza installate mesi fa.
Il rogo si è sviluppato davanti a un capannone dove operano diverse attività, tra cui una ditta edile, un ristorante asiatico, una palestra e alcuni negozi. La tempestiva chiamata ai soccorsi da parte dei residenti ha permesso l’intervento immediato dei Vigili del fuoco di Bergamo, Romano di Lombardia e Palazzolo sull’Oglio, che hanno circoscritto l’incendio evitando che si propagasse ulteriormente.
“Non era pieno, ma il container serviva per lo stoccaggio temporaneo di rifiuti da cantiere. L’abbiamo lasciato fuori per facilitare il ritiro da parte dei mezzi specializzati”, ha spiegato l’imprenditore colpito, che sottolinea come il container sia andato completamente distrutto, con l’aggiunta di danni agli intonaci esterni anneriti e vetri delle finestre in frantumi.
A preoccupare è stata soprattutto la vicinanza del fuoco a un furgone parcheggiato dietro la parete colpita dalle fiamme, ma anche ai sette-otto veicoli custoditi nel capannone, che per fortuna non hanno subito alcun danno.
Nessuna interruzione delle attività
I primi rilievi hanno confermato l’agibilità dell’edificio, consentendo al personale di rientrare in attività già dalla stessa giornata di domenica. I dipendenti hanno collaborato con il titolare per rimuovere le macerie e ripristinare l’area colpita. Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri, che hanno avviato le indagini per accertare le cause del rogo.
Ombra di un possibile gesto doloso
“Siamo qui da un anno e già all’apertura abbiamo subito un furto. È una zona poco sicura, e ora il sospetto è che qualcuno abbia deliberatamente appiccato il fuoco al cassone dei rifiuti”, ha dichiarato l’imprenditore. Per ora si tratta solo di una congettura, dato che non sono stati trovati segni evidenti di liquidi infiammabili o inneschi. Tuttavia, le registrazioni delle telecamere di sicurezza installate proprio dopo il furto precedente potrebbero fornire risposte nei prossimi giorni.
La comunità locale resta in allerta, mentre si attendono gli esiti degli accertamenti tecnici e investigativi. Il rogo, fortunatamente domato senza feriti né danni gravi, riaccende il dibattito sulla sicurezza nella zona industriale di Calcinate.