Un furto ai danni di alcuni braccianti agricoli e l’uso incauto di un bancomat rubato hanno portato all’identificazione e all’arresto di una coppia di 32enni residente a Chignolo d’Isola, in provincia di Bergamo. I due, conviventi, sono accusati di aver derubato gli zaini dei lavoratori nel territorio di Corte Franca, nel Bresciano.
Acquisti tracciati e targa contraffatta
I malviventi avevano utilizzato una delle carte bancarie sottratte per comprare sigarette e Gratta e Vinci per un totale di 30 euro in un bar-tabacchi di Capriolo. A tradirli è stata la notifica della transazione ricevuta da uno dei braccianti, che si è precipitato a sporgere denuncia presso la stazione dei carabinieri di Chiari. Da lì è scattata l’indagine in collaborazione con i colleghi di Capriolo.
Le telecamere di videosorveglianza del locale e la descrizione del veicolo coinvolto, un’Alfa Romeo Mito nera con targa contraffatta, hanno fornito elementi utili all’identificazione dei responsabili. La vettura è stata intercettata e fermata da una pattuglia in provincia di Bergamo.
Refurtiva ritrovata
Durante la perquisizione del veicolo e dell’abitazione della coppia, i carabinieri hanno rinvenuto parte della refurtiva, tra cui bancomat, telefoni cellulari e altri oggetti appartenenti ai braccianti derubati. Le indagini restano aperte per accertare se i due possano essere responsabili di ulteriori episodi analoghi avvenuti nella zona.
L’udienza e le misure cautelari
I due 32enni sono stati processati per direttissima martedì 3 giugno a Brescia. Il giudice ha convalidato l’arrestodell’uomo, disponendo per lui gli arresti domiciliari, mentre la donna è stata rimessa in libertà, in attesa di ulteriori sviluppi.
Il caso ha suscitato particolare attenzione anche per il metodo utilizzato dalla coppia, che aveva tentato di ostacolare l’identificazione contraffacendo la targa dell’auto, un elemento che ha reso ancora più gravi le accuse nei loro confronti.