Un investimento da 70 milioni di euro per intervenire su oltre 100 edifici scolastici sparsi su tutto il territorio della provincia di Bergamo: è questo il cuore del nuovo piano di edilizia scolastica varato da via Tasso, con l’obiettivo di migliorare sicurezza, efficienza energetica e comfort ambientale negli istituti frequentati da oltre 50mila studenti.
Il piano, che si articola su un orizzonte triennale 2024–2026, è stato costruito a partire dai dati raccolti dall’anagrafe regionale Ares, che ha tracciato un fabbisogno ben più ampio, pari a oltre 700 milioni di euro, necessari soprattutto per interventi urgenti di adeguamento sismico ed efficientamento energetico. Le risorse attualmente disponibili – 46 milioni dal PNRR e 24 da altri fondi regionali, ministeriali e Bei – coprono solo una parte di questo fabbisogno.
Focus su Bergamo e Treviglio: i cantieri principali
I finanziamenti sono suddivisi tra i sei ambiti scolastici provinciali. L’area più finanziata è Bergamo città e hinterland, con oltre 23 milioni di euro, seguita da Treviglio e Romano di Lombardia con 12 milioni. In Val Cavallina e Seriate, previsti 8 milioni, 7 milioni a Dalmine e Presezzo, 5 a Zogno e 4 a Alzano Lombardo, con focus sul Liceo Amaldi e altri plessi della Val Seriana.
Le tipologie di intervento comprendono nuove costruzioni, manutenzioni straordinarie, adeguamenti antincendio e riconversione ecologica. In parallelo, la Provincia ha introdotto sistemi di telecontrollo per la gestione del riscaldamento e sonde ambientali intelligenti, che monitorano umidità, qualità dell’aria e temperatura. I primi test sull’Istituto Turoldo di Zogno hanno dato esiti positivi e l’estensione è prevista entro il 2026.
Valois: “Sfida imponente, ma servono nuove risorse”
«La Provincia sta cercando nuovi canali di finanziamento, anche a livello europeo – spiega Umberto Valois, vicepresidente con delega all’edilizia scolastica –. Il PNRR è in fase di esaurimento, ma l’esigenza resta alta. Stiamo valutando l’accesso a fondi europei come i programmi PSE e ZEB, oltre ad altre forme di cofinanziamento».
Il piano rappresenta un passaggio cruciale per aumentare la qualità della vita scolastica e favorire una rigenerazione ambientale e sociale, ma non mancano le criticità.
Emergenza personale: un solo tecnico per tutto il riscaldamento
La maggiore difficoltà, secondo Valois, resta la drastica carenza di personale tecnico. A seguito della riforma Delrio del 2014, l’organico è stato ridotto del 75%: il servizio manutenzioni è passato da 21 addetti a soli 5, con un unico tecnicooggi incaricato della gestione del riscaldamento in centinaia di edifici scolastici.
«Nonostante il personale ridotto – aggiunge Valois – siamo riusciti a reggere l’urto grazie alla competenza degli uffici. Tuttavia, le nuove normative su appalti, progettazione e transizione digitale rendono le procedure sempre più complesse. Servono competenze trasversali e aggiornate, e urge un piano per il rafforzamento degli organici».
Un territorio che cresce: saldo positivo nelle iscrizioni
Nonostante le difficoltà, il territorio bergamasco continua ad attrarre iscrizioni, anche da province limitrofe, segno che la qualità dell’offerta scolastica resta elevata. Gli investimenti mirano a consolidare questa tendenza, offrendo ambienti più sicuri e sostenibili per le nuove generazioni.
«La direzione intrapresa è chiara – conclude Valois –: intervenire ora, puntando su innovazione e sostenibilità, per assicurare ai nostri studenti scuole moderne e funzionali. La sfida è grande, ma siamo determinati a portarla a termine».