Legge Brambilla: pene più severe per i maltrattamenti sugli animali, carcere e sanzioni

La nuova legge sui maltrattamenti animali introduce pene più severe, inasprendo sanzioni e reclusioni per chi commette violenze sugli animali

La legge sui maltrattamenti agli animali entra in vigore

La Legge Brambilla, approvata dal Senato il 29 maggio e promulgata il 6 giugno scorso, segna un’importante svolta nel trattamento degli animali in Italia. Dopo il via libera della Camera a novembre 2024, la legge è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 17 giugno e entrerà ufficialmente in vigore il 1° luglio 2025. L’intento di questa legge è quello di proteggere gli animali come individui a se stanti, dando loro diritti riconosciuti dalla legge indipendentemente dalle percezioni umane.

Le modifiche al Codice penale

Il principale cambiamento della Legge Brambilla è il passaggio da una protezione degli animali basata sul “sentimento per gli animali” a una protezione che riconosce i diritti degli animali in sé, a prescindere dalle emozioni o dalla considerazione umana nei loro confronti. La legge introduce modifiche al Codice penale e al Codice di procedura penale, migliorando la tutela degli animali e inasprendo le pene per chi li maltratta.

Cosa cambia: pene e multe per chi maltratta gli animali

La legge aumenta significativamente le pene per chi compie reati contro gli animali, rendendo le sanzioni più severe e dissuasive. Alcuni dei cambiamenti principali includono i punti sotto riportati.

  • Eventi violenti contro gli animali – Gli organizzatori di eventi o competizioni in cui si abusano degli animali rischiano multe tra i 15.000 e i 30.000 euro.

  • Combattimenti tra animali – L’organizzazione di combattimenti tra animali comporta una reclusione da 2 a 4 anni, con una multa fino a 160.000 euro. Chi partecipa ai combattimenti rischia fino a 2 anni di carcere e una multa di 30.000 euro.

  • Uccisione di un animale – Chi uccide un animale rischia pene da 6 mesi a 4 anni di carcere e una multa fino a 60.000 euro, con aumenti se l’uccisione è accompagnata da sevizie o sofferenze prolungate.

  • Maltrattamenti generali – Le pene per i maltrattamenti salgono fino a 2 anni di reclusione e una multa di 30.000 euro, senza la possibilità di sanzioni pecuniarie alternative.

Altri aspetti della legge: nuove restrizioni e protezioni

La legge estende anche le protezioni agli animali in vari ambiti.

  • Abbandono e traffico illecito: la legge inasprisce le sanzioni contro l’abbandono degli animali e il traffico illecito di specie protette.

  • Divieti aggiuntivi: è stato introdotto il divieto di abbattere gli animali coinvolti in reati, i quali resteranno sotto custodia fino al termine del processo. Inoltre, è vietato l’uso di pellicce di gatti domestici per fini commerciali, e c’è un divieto nazionale di tenere i cani alla catena, con multe fino a 5.000 euro.

  • Affido degli animali sequestrati: le associazioni animaliste possono ora richiedere l’affido definitivo degli animali sequestrati durante il processo, previa cauzione.

La dichiarazione di Michela Vittoria Brambilla

Michela Vittoria Brambilla, prima firmataria del testo della legge e storica attivista per i diritti degli animali, ha commentato questa svolta epocale nel trattamento degli animali: “È una battaglia che porto avanti da quattro legislature e con diversi governi e maggioranze parlamentari. Finalmente siamo arrivati ad avere una legge che è segno di civiltà e che rende finalmente giustizia agli animali. Finisce l’impunità e aumenta la deterrenza”.

In un momento di grande emozione, ha aggiunto: “Vorrei dedicare questo risultato ad Angelo, Leone, Aron, Grey e tutti gli animali che sono morti per la crudeltà dell’uomo”.

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