La presidenza di Giovanni Zambonelli alla guida della Camera di commercio di Bergamo si apre sotto il segno della fermezza e del pragmatismo. Dopo il primo consiglio camerale, segnato da polemiche interne legate alla composizione della giunta, il presidente ha ribadito la volontà di coinvolgere tutte le forze economiche del territorio, annunciando anche la possibilità di istituire due vicepresidenze con una modifica allo statuto. Una scelta, questa, che punta ad allentare le tensioni tra le associazioni di categoria, in particolare con Confindustria Bergamo, che ha lamentato un sottodimensionamento nella rappresentanza.
«Giudicateci tra cinque anni, lavoreremo duro»
Zambonelli ha mantenuto un atteggiamento distensivo rispetto alle critiche iniziali, affermando di volersi concentrare sul lavoro da fare. «Il mio compito è coinvolgere tutti», ha detto a L’Eco di Bergamo, «il contributo non dipenderà dalla presenza in giunta, ma dalla volontà di partecipare attivamente. Sono sereno e fiducioso nel valore delle persone che mi affiancano».
Fiera di Bergamo, progetto da rilanciare
Tra i dossier principali in agenda, il più urgente secondo Zambonelli è l’ampliamento della Fiera di via Lunga, oggi gestita da Promoberg. «Senza un adeguamento degli spazi, si rischia di perdere eventi internazionali già programmati», ha dichiarato. Il presidente si è detto pronto a riaprire il dialogo con Regione Lombardia, che ha chiesto un progetto più ambizioso rispetto al semplice ampliamento. «La Camera può contribuire con fondi propri», ha aggiunto, sottolineando come il coordinamento con Provincia e Comune sia fondamentale.
Verso un nuovo hub merci per Città Alta
Nel piano strategico anche un focus sulla mobilità urbana e sulla logistica: in cantiere un progetto per un hub merci extraurbano, da cui un unico veicolo raggiungerà Città Alta in orari prestabiliti per effettuare consegne, riducendo così traffico e inquinamento. «Esclusi solo i prodotti freschissimi», ha precisato Zambonelli.
Lavoro, formazione e rischio delocalizzazioni
Altro fronte critico è quello del lavoro e della mancanza di manodopera, che Zambonelli legge in chiave sistemica: «Il problema riguarda anche trasporti, formazione e qualità della vita». Per affrontarlo, la Camera vuole porsi come cabina di regia, coinvolgendo imprese, università, sindacati e istituzioni locali. «Se non interveniamo subito, le imprese rischiano di delocalizzare, con gravi conseguenze per l’economia locale».
Attenzione alle valli e al trasporto intermodale
Zambonelli non dimentica le aree montane, spesso penalizzate nei processi di sviluppo. «L’economia si è spostata in pianura, ma le valli vanno sostenute», ha detto. Resta alta l’attenzione anche sulla necessità di un polo intermodale che consenta di spostare parte del trasporto merci dalla gomma al ferro, in ottica di efficienza e sostenibilità.
Transizione in Confcommercio: in arrivo il successore
Infine, Zambonelli ha annunciato che lascerà la presidenza di Confcommercio Bergamo nell’aprile 2026, dopo l’approvazione del bilancio 2025, per concentrarsi esclusivamente sull’incarico camerale. Tra i nomi in lizza per la successione, ha indicato Luciano Patelli come possibile presidente e Cristian Botti come vicepresidente, lasciando però ai soci la decisione finale.