Ponte San Bernardino, slitta la chiusura: traffico a rischio da settembre

Il blocco totale rinviato a fine agosto: Comune e Rfi vogliono evitare il caos con le scuole aperte. Lavori fino a metà 2026 per il raddoppio ferroviario.

Ancora un rinvio per la chiusura totale del ponte di via San Bernardino, uno dei nodi più critici per la viabilità cittadina. I lavori per il raddoppio ferroviario della linea Bergamo–Ponte San Pietro, che comprendono l’allargamento e l’adeguamento del ponte, avrebbero dovuto determinare la chiusura completa del sottopasso entro la fine di luglio. Ma l’intervento è slittato di almeno un mese, probabilmente a fine agosto, quando le scuole saranno ancora chiuse e il traffico cittadino più gestibile.

Il motivo del rinvio è legato a ritardi generali nel cantiere ferroviario, già posticipato in passato per evitare la sovrapposizione con altri lavori, come quelli del progetto e-BRT in via Moroni. Finora, la chiusura ha riguardato solo una carreggiata alla volta: il fornice ovest è stato chiuso ad aprile, mentre quello est a metà giugno, garantendo comunque sempre l’ingresso in città.

Secondo quanto dichiarato da RFI, la data definitiva di chiusura totale è ancora in fase di definizione con il Comune, ma non avverrà a luglio. L’amministrazione cittadina intende evitare che la nuova viabilità venga introdotta a scuole già riaperte, quando il rischio di congestione sarebbe massimo. Chiudere il ponte a settembre, infatti, significherebbe affrontare giornate di traffico intenso in un contesto già critico.

I lavori, che dureranno almeno fino a maggio/giugno 2026, riguardano il raddoppio del fornice ovest per la creazione di una seconda corsia in uscita e l’adeguamento della struttura al passaggio del secondo binario. Non saranno interessati i binari verso Milano via Treviglio, ma solo quelli in direzione Ponte San Pietro. Un intervento cruciale, finanziato con fondi europei del Pnrr, che dovrà concludersi entro metà 2026 per rispettare le tempistiche del piano, anche se si fa sempre più concreta l’ipotesi di una proroga concessa dall’Unione Europea per le grandi opere non completate nei tempi.

Nel frattempo, il Comune sta valutando soluzioni per limitare i disagi alla circolazione. Tra queste, il parcheggio d’interscambio da 150 posti già attivato in via San Bernardino, ancora poco utilizzato, ma strategico in vista della chiusura. In parallelo si ragiona su modifiche alla regolazione semaforica e su interventi per contenere il traffico lungo via San Tomaso, che rischia di diventare una scorciatoia alternativa verso via dei Caniana.

Le opzioni viabilistiche alternative sono note ma non risolutive: via Moroni, via Spino, via dei Caniana – dove è comunque attivo un altro cantiere – e via Autostrada, spesso già congestionata. Non si prevede, per ora, la riapertura temporanea della carreggiata verso Colognola, anche se non sono in corso lavori visibili lungo il ponte, né al di sotto né al di sopra.

L’estate avrebbe rappresentato il periodo ideale per la chiusura completa, ma tra ritardi nei lavori ai sottoservizi e decisioni politiche condivise, l’opportunità è sfumata. L’impatto sul traffico si farà sentire da settembre per tutto il prossimo anno scolastico, mentre la città si prepara a convivere con una viabilità provvisoria e pesanti modifiche alla mobilità urbana.

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