Doveva essere una normale giornata di escursione sulle Orobie, ma per Alex Bombardieri, alpinista di Vertova, la salita alla Presolana si è trasformata in una scoperta sconcertante. Raggiunti i 2.521 metri della vetta sabato 9 agosto, Bombardieri ha trovato il libro di vetta fatto a pezzi, con le pagine sparse ovunque, insieme alle “foto memoria”lasciate dagli escursionisti in ricordo dei propri cari.
L’alpinista racconta di aver inizialmente scambiato una foto per una semplice perdita accidentale, finché, vicino alla croce di vetta, non ha visto altri quattro ragazzi impegnati a raccogliere decine di ricordi sparsi sul terreno. «Eravamo senza parole – spiega a L’Eco di Bergamo – il libro era a brandelli e le memorie gettate ovunque».
Oltre al libro, i vandali hanno colpito altri simboli della cima: una foto in ceramica cementata su una roccia è stata danneggiata a sassate, rendendo irriconoscibile il volto dell’alpinista ritratto; lo stesso trattamento è stato riservato a un dipinto del volto di Cristo e alla campanella fissata alla croce, che però non è stata staccata.
Tra i danni più gravi, il furto della targa in acciaio inox dedicata a “Elio”, amico di Bombardieri morto in Adamello, dopo che le fascette di sostegno sono state tagliate. Nonostante accurate ricerche, l’alpinista non è riuscito a ritrovarla. Nel contenitore di ferro che custodiva libro e memorie, i vandali hanno infine conficcato un sasso.
«Ero salito in vetta lo scorso 5 agosto – conclude Bombardieri – e nulla di tutto questo era successo. Vedere simili gesti in un luogo di pace e memoria lascia senza parole».