Un tragitto di 3 minuti, un’attesa di 37
Salire in Città Alta dovrebbe essere un’esperienza rapida e piacevole, ma non sempre è così. Nei giorni scorsi, una guida turistica in visita con dieci viaggiatori spagnoli ha raccontato la sua odissea: 37 minuti di coda sotto il sole cocente per percorrere un tragitto in funicolare che dura appena tre minuti e mezzo.
L’inizio dei disagi: emettitrici guaste
Era circa le 10.40 del mattino quando il gruppo è arrivato alla stazione inferiore della funicolare. La fila, già lunghissima, si snodava oltre il monumento-fontana di via, costringendo turisti e cittadini a sostare su un marciapiede stretto, difficile da percorrere soprattutto per chi aveva passeggini.
Nel bar adiacente, rivendita ufficiale di biglietti, la guida ha scoperto che l’emettitrice era fuori uso. «Singolare – l’osservazione ospitata da PrimaBergamo – che non si faccia abbastanza per garantire questi servizi, considerato che non è la prima volta che la macchina non funziona o addirittura non viene accesa».
Biglietteria automatica e tornelli: caos e lentezze
I problemi non finiscono qui: anche la biglietteria automatica accanto alla stazione era fuori servizio. Due tecnici erano al lavoro, ma non sapevano fornire tempi certi per la riparazione. Intanto, la guida ha tentato di indirizzare i turisti all’unica alternativa disponibile: il pagamento diretto con carta ai tornelli. «Peccato che non ci sia alcuna segnalazione visibile», racconta, «e io, accompagnando un gruppo, avevo necessità della ricevuta».
Dopo 22 minuti, un primo spiraglio
Solo dopo 22 minuti di attesa la biglietteria automatica è tornata operativa, permettendo finalmente l’acquisto dei biglietti. Ma il percorso verso l’accesso non è stato semplice: «Chi aveva già il titolo di viaggio si mescolava a chi ancora lo doveva acquistare, tutti stretti sotto la piccola tettoia in cerca di ombra», spiega la guida.
Una volta con i biglietti in mano, restava comunque la seconda fila ai tornelli, sperando di rientrare nei circa 45 posti disponibili per corsa. Nel frattempo, uno dei due dispositivi di convalida è stato bloccato per controlli tecnici, rallentando ulteriormente il flusso: un solo varco disponibile per decine di persone.
Commenti amari e paragoni poco lusinghieri
Alla fine, la corsa in funicolare si è trasformata in un viaggio di soli tre minuti e mezzo, vissuto però dopo una lunga attesa «stipati come sardine». Intorno, turisti di diverse nazionalità commentavano in più lingue l’organizzazione e l’accoglienza della città, spesso con toni poco lusinghieri.
«Sembra un Paese in via di sviluppo»
La guida turistica, amareggiata, conclude il suo racconto con parole dure: «I miei clienti spagnoli sono rimasti increduli. Lo scenario ricordava più un Paese in via di sviluppo che una città europea moderna ed efficiente».
Ora intende presentare un reclamo formale ad Atb, ma ritiene importante denunciare pubblicamente il problema: «Così Bergamo offre un pessimo biglietto da visita a chi la visita».