Laghi Gemelli, escursione ad anello tra panorami mozzafiato sulle Orobie

Un itinerario tra i più amati delle Alpi bergamasche: tre accessi principali, rifugio in quota e una variante ad anello tra vette, laghi e natura

Simbolo delle Orobie bergamasche, i Laghi Gemelli attirano ogni estate migliaia di escursionisti grazie alla bellezza paesaggistica e alla varietà di percorsi accessibili. Situati a 1.968 metri di altitudine, questi specchi d’acqua incastonati tra le montagne offrono una meta suggestiva e ben attrezzata, grazie anche alla presenza dell’omonimo rifugio, adagiato sulle rive dei laghi e perfettamente integrato nel contesto naturale.

La salita ai Laghi Gemelli dalla Val Brembana può avvenire attraverso tre sentieri principali, ognuno con caratteristiche diverse:

  • Da Carona, lungo il sentiero CAI 211, un classico percorso da circa tre ore di cammino, ideale per chi ama i tracciati frequentati e ben segnalati.

  • Da Roncobello, in prossimità delle Baite di Mezzeno, si segue il sentiero CAI 215, più breve (circa due ore) e adatto anche a chi dispone di meno tempo ma vuole godere di paesaggi notevoli.

  • Da Branzi, attraverso il sentiero CAI 212, si opta per la via più lunga e meno battuta, con un tempo di percorrenza medio di circa tre ore e mezza.

Una delle varianti più apprezzate è l’itinerario ad anello con partenza dal parcheggio della Conca di Mezzeno, raggiungibile tramite ticket da Capovalle. Si imbocca il segnavia CAI 270A, che conduce al Passo di Marogella (1.869 m) in circa un’ora. Da qui, il panorama si apre sulla Valcanale e sull’imponente bastione roccioso che comprende il Monte Arera, il Valmora e il Fop.

Proseguendo verso sinistra, si affrontano alcuni saliscendi per raggiungere la Cima Papa Giovanni (2.230 m), anticamente nota come Cima di Mezzeno. Questo punto panoramico offre una vista mozzafiato sui Laghi Gemelli, circondati da una corona di vette che definisce uno dei paesaggi alpini più iconici dell’intero arco orobico.

L’escursione ad anello è adatta a camminatori mediamente allenati e permette di esplorare la zona da prospettive diverse, unendo il fascino naturalistico alla possibilità di soste rilassanti presso il rifugio o lungo le sponde dei laghi. In estate, l’ambiente è dominato dai colori intensi dei prati alpini, il silenzio rotto solo dai richiami della fauna e dallo scroscio dell’acqua che alimenta i bacini.

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