Il degrado del Parchetto Redorta
L’ex consigliere comunale della Lega, Fabio Gregorelli, ha deciso di condividere sul gruppo Facebook “Sei di Bergamo se…” la sua denuncia riguardo al degrado del Parchetto Redorta alla Celadina, il quartiere dove risiede, riprendendo il post di un altro utente. In un lungo post, Gregorelli ha descritto il parco come un esempio lampante della crescente inciviltà che ormai caratterizza alcuni spazi pubblici di Bergamo. Il consigliere ha criticato l’assenza di intervento da parte delle autorità competenti, nonostante le centinaia di segnalazioni inviate, sottolineando come questa situazione stia diventando sempre più difficile da gestire per i residenti.
La frustrazione di chi denuncia
Gregorelli ha espresso la sua frustrazione in merito alla totale assenza di azioni da parte di chi dovrebbe occuparsi del decoro urbano: «Purtroppo, l’inciviltà sembra ormai fuori controllo. Ancora più grave, però, è la totale assenza di intervento da parte di chi dovrebbe agire, nonostante le centinaia di segnalazioni. Alla fine, si rischia persino di passare per dei rompiscatole, invece che per persone animate dal desiderio di contribuire al miglioramento delle cose».
Il periodo di prova presso il settore Mobilità e Trasporti
Ma il post di Gregorelli non si ferma solo alla denuncia del degrado. L’ex membro dell’aula di Palazzo Frizzoni ha anche legato la sua esperienza personale al tema, raccontando come la segnalazione del degrado abbia avuto conseguenze anche sul suo percorso professionale presso il Comune di Bergamo. Durante il suo periodo di prova al settore Mobilità e Trasporti, Gregorelli afferma di essere stato escluso senza una valutazione effettiva del suo lavoro, accusando una decisione immotivata presa senza il suo coinvolgimento operativo: «Mi chiedo se sia stata proprio questa la logica che ha orientato il giudizio del dirigente comunale — o, eventualmente, di un rappresentante politico, possibilità che non mi sento di escludere — nel prendere una decisione di escudermi durante il mio periodo di prova lavorativo».
Le conseguenze della decisione
Gregorelli ha sottolineato che la decisione di escluderlo dal settore Mobilità e Trasporti è stata presa senza alcuna valutazione delle sue attività. L’ex consigliere afferma di aver trascorso due settimane in ufficio senza compiti assegnati, ma con materiale utile al settore che, al termine del suo incarico, è stato trasmesso al collega. Il suo obiettivo, dunque, non era solo criticare il degrado urbano, ma anche raccontare una situazione professionale che ha visto il suo operato ignorato.
La denuncia continua: chi paga il prezzo?
Concludendo il suo post, Gregorelli ha lanciato una riflessione più ampia sulla gestione delle risorse e delle problematiche locali, sollevando dubbi su come il sistema comunale di Bergamo tratti le segnalazioni dei cittadini e le problematiche legate alla mobilità urbana. La denuncia di Gregorelli, dunque, va oltre il semplice disservizio, ma riguarda anche “un sistema che non ascolta e non risponde adeguatamente alle richieste dei residenti“.