Bergamo ottiene una valutazione complessiva di 6,06 su 10 e si piazza tra le città italiane con la reputazione più solidain termini di sicurezza, pulizia, sostenibilità ambientale e qualità dei servizi pubblici. A certificarlo è la ricerca “L’Italia e la sua reputazione – Le Città”, condotta da Italiadecide e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Makno, su un campione di cittadini di dieci capoluoghi italiani. Lo studio, presentato a Roma presso l’Istituto della Enciclopedia Treccani, ha indagato le percezioni sociali, con un’attenzione particolare alla componente femminile.
Bene su lavoro, sanità e verde pubblico, male su vivacità sociale e offerta gastronomica
I dati parlano chiaro: il 51,3% degli intervistati promuove Bergamo per la sicurezza, seguita da pulizia urbana (51,2%), presenza di spazi verdi (38,4%), opportunità lavorative (36,2%), servizi sanitari (31,8%) e qualità del sistema scolastico (31,4%). Risultati che consolidano l’immagine di Bergamo come città equilibrata, attenta al benessere e alla qualità della vita dei cittadini.
Meno entusiasmanti, invece, i giudizi legati alla sfera della socialità e dell’intrattenimento: solo 7,3% dei rispondenti valuta positivamente la ristorazione locale, mentre appena 10,3% apprezza l’accoglienza e la cordialità degli abitanti. Vivacità sociale (8,8%) e offerta culturale (14,2%) risultano elementi percepiti come carenti, insieme al costo della vita, promosso solo dal 17% del campione.
La sindaca Carnevali: «Una città che sa innovare e migliorarsi»
Soddisfatta dei risultati la sindaca Elena Carnevali, che ha commentato lo studio sottolineando come Bergamo stia dimostrando di essere un laboratorio urbano avanzato, in grado di coniugare servizi efficienti, inclusione sociale e sostenibilità. «Il nostro impegno è quello di continuare a migliorare le criticità emerse dallo studio, ascoltando la voce dei cittadini – ha dichiarato – e promuovendo nuove politiche per una città ancora più vivibile e accogliente».
La prima cittadina ha anche ricordato come questi risultati si affianchino al primato conquistato da Bergamo nella classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita 2023, e ha evidenziato il ruolo crescente delle donne nella progettazione urbana inclusiva, intesa come capacità di cura, sostenibilità e visione condivisa dello spazio pubblico.
Città medie in crescita, ma il cibo resta una sfida
Lo studio ha rivelato una preferenza diffusa verso città di medie dimensioni, ritenute più vivibili rispetto ai grandi centri metropolitani. Se Bologna guida la classifica generale con un punteggio vicino a 7, seguita da Verona e Bergamo, Milano si distingue per lavoro e innovazione, ma sconta la percezione di una città cara e meno vivibile. In fondo alla classifica troviamo Palermo, Napoli e Roma, penalizzate da criticità su trasporti, sicurezza e servizi pubblici, ma promosse per relazioni sociali e accoglienza.
Per Bergamo, la sfida è ora colmare il gap sul piano della socialità e dell’attrattività gastronomica, settori strategici anche in chiave turistica e identitaria.