Ferragosto rovente per la Bergamasca, con temperature estreme e umidità alle stelle. L’ondata di calore iniziata l’8 agosto ha raggiunto il picco tra domenica e lunedì, portando le massime ben oltre i 34 gradi e rendendo l’aria irrespirabile, soprattutto nei centri urbani, dove le minime notturne non scendono sotto i 24 gradi.
Secondo i dati raccolti dal Centro Meteo Lombardo, il picco più alto si è registrato mercoledì a Geromina di Treviglio, con 36.2 gradi, seguita da Treviglio stessa a 35.7. Nelle zone di pianura, laghi e hinterland, i valori si sono assestati tra i 34 e i 35 gradi, mentre anche in alta quota si sono registrate temperature insolitamente elevate, con oltre 23 gradi al Passo San Marco e alla Capanna 2000 sull’Alpe Arera.
A peggiorare il quadro ci pensa l’umidità, che amplifica la percezione del caldo: con 33 gradi e il 50% di umidità, il corpo ne percepisce 41, mentre a 35 gradi la percezione sale fino a 45. L’indice Humidex di Arpa Lombardia indica infatti un forte disagio da calore almeno fino al 15 agosto.
Il bollettino parla chiaro: disagio intenso, soprattutto nelle ore centrali della giornata. La Pro Loco di Valtorta, ad esempio, è stata costretta a rinviare la tradizionale camminata sui sentieri dell’Alta Val Brembana, prevista per martedì pomeriggio, a causa delle temperature sopra i 30 gradi anche in quota.
Le previsioni non indicano un refrigerio immediato. L’ondata di calore proseguirà per tutta la settimana di Ferragosto, con temperature comprese tra i 32 e i 34 gradi, valori superiori alla media stagionale, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 29.
Sono attesi temporali tra mercoledì e giovedì sulle Alpi, Prealpi e Orobie, ma resta da capire se riusciranno a raggiungere anche le zone pedemontane della Bergamasca. In ogni caso non porteranno un calo significativo delle temperature, ma solo un rimescolamento dell’aria.
Il caldo urbano non dà tregua neppure di notte. Le minime restano alte, soprattutto nei centri abitati, dove il calore accumulato durante il giorno non riesce a dissiparsi, contribuendo a creare condizioni di disagio anche nelle ore notturne. Solo nelle aree collinari o isolate si riesce a scendere sotto i 22 gradi.
Un’estate anomala solo in apparenza, spiega il meteorologo: «Molti hanno percepito un luglio fresco, ma in realtà i dati lo collocano perfettamente nella media degli ultimi 30 anni. Siamo semplicemente abituati a estati più torride, e un clima caldo “di fondo” con 1,5-2 gradi in più ci fa sembrare miti anche giornate sopra la media». ha detto a L’Eco di Bergamo.