L’inverno 2023-2024 si sta rivelando particolarmente insolito per la Selvino in particolare e le Orobie in generale, con un’assenza di neve a quote medie che non si vedeva da quasi due decenni. Le temperature primaverili e le precipitazioni al di sotto delle medie hanno creato una stagione anomala, specialmente per gli appassionati di sport invernali.
Il senso di Selvino per la neve
Selvino, conosciuta come la stazione sciistica più bassa delle Orobie, si è trovata in difficoltà quest’anno, non riuscendo ad aprire la sua pista da sci sul monte Purito. Simone Grigis, il gestore, ha evidenziato che è la prima volta in nove anni che la seggiovia, pur in funzione, non trasporta sciatori ma solo escursionisti al rifugio. È un inverno senza precedenti per la zona, che non vedeva una stagione simile da 18 anni, con la montagna ancora priva della sua tipica copertura nevosa.
Le Orobie: dove trovare le bianche distese
Per trovare paesaggi imbiancati, gli appassionati di sci e scialpinismo devono salire oltre i 1.500 metri. La situazione di innevamento è tale che, a parte le piste artificialmente innevate, solo pochi luoghi sono praticabili per lo scialpinismo. Andrea Carminati, consigliere nazionale del CAI, descrive come “santuari” per gli appassionati del genere le località dove la neve è presente ma con precauzioni necessarie a causa del ghiaccio: Foppolo, il lago Moro e San Simone in alta Val Brembana; Colere, il Ferrante, Lizzola e il Timogno sulle Orobie orientali.
In questo contesto, le stazioni sciistiche diventano rifugi per chi desidera immergersi in un’atmosfera invernale, anche se in modo diverso dal solito. Località come i Piani dell’Avaro, San Simone, Foppolo e il monte Pora diventano particolarmente affollate, non solo da sciatori ma anche da famiglie e bambini che cercano un contatto con la neve, anche solo per passeggiate o giochi con il bob.
La stagionalità della neve
Tuttavia, la prima vera nevicata della stagione è arrivata solo il 5 e 6 gennaio, iniziando a 700 metri e spostandosi poi sopra i 1.500, con un accumulo di circa 40 centimetri sulle Orobie. Successivamente, a seguito di una nuova perturbazione il 17 gennaio, la neve si è ridotta notevolmente, con un aumento delle temperature che ha portato pioggia fino ai 2.000. Le stazioni meteorologiche al lago del Barbellino, a 1.850 metri, e del lago di Fregabolgia, a 1.955 metri, registrano rispettivamente poco più di 20 e circa 70 centimetri di neve.