“Volevamo farla finita entrambi, ma io non ho avuto il coraggio” ha detto Alfredo Zenucchi agli inquirenti, dopo aver confessato di aver ucciso con un rasoio la moglie Rossella Cominotti nella stanza dell’hotel di Marattana. Un biglietto, ritrovato vicino alla vittima, confermerebbe il racconto della volontà suicida di entrambi. Una lettera sulla quale è stata disposta una perizia calligrafica, per accertare se a scriverlo sia stata la mano di Rossella.
In quella camera, come rivelato da varie testate nazionali, sono state trovate siringhe per il consumo di eroina. Ma soprattutto, gli inquirenti vogliono approfondire l’interesse di Zenucchi sul satanismo, dimostrato da ricerche effettuate dall’uomo su alcuni siti internet.
La coppia si era allontanata da alcuni giorni da Cremona, dove aveva rilevato un’edicola e viveva, dopo essersi sposata a marzo.
Alfredo Zenucchi si trova nel carcere di Massa. Al momento gli viene contestato l’omicidio volontario. Ma l’indagine prosegue, per fare luci su vari aspetti di questa storia culminata con la morte della donna e la fuga dell’uomo, poi arrestato. Aspetti che almeno in parte potrà chiarire l’autopsia disposta sul corpo della donna.
Intanto, per lunedì mattina è fissata l’udienza di convalida dell’arresto di Zenucchi.