La Lombardia si trova a fronteggiare una crisi carceraria senza precedenti, con dati allarmanti di sovraffollamento che rivelano una situazione fuori controllo. Attualmente, con 8.733 detenuti e una capienza regolamentare di 6.152, la regione si posiziona come la seconda più colpita in Italia, con una percentuale di sovraffollamento pari al 143%. Solo la Puglia presenta cifre più gravi, con il 150%.
Sovraffollamento nelle carceri lombarde: la situazione a Bergamo
La criticità della situazione è sottolineata dal sindacato Fp-Cgil, con il coordinatore della polizia penitenziaria per la Lombardia, Calogero Lo Presti, che rivela una realtà allarmante. Solo nel carcere di Voghera si rispetta il limite di capienza regolamentare, mentre altre strutture lombarde affrontano una sovraffollamento record. Il carcere con la situazione peggiore è il Nerio Fischione di Brescia, con un’allarmante percentuale del 200%, equivalente a 371 detenuti su 185 posti disponibili. Anche le carceri milanesi non sfuggono a questa problematica. A Bollate, ad esempio, si registra una percentuale del 109%, con 1.386 detenuti su 1.267 posti. A Opera, il sovraffollamento raggiunge il 142,6%, mentre a San Vittore è del 150%. La situazione non è migliore nelle province di Como (186%), Busto Arsizio (176%), Bergamo e Brescia Verziano (174%), Lodi (173%), Monza e Varese (172%).
Lo Presti denuncia la carenza endemica di personale in tutte le figure coinvolte, sottolineando la complessità di gestire un numero così elevato di detenuti, con problematiche di salute mentale, diverse nazionalità e religioni, tutti ristretti in condizioni complesse. A complicare ulteriormente la situazione, si aggiungono le recenti misure legislative che aumentano alcune pene e introdurre nuovi reati. “Provvedimenti che cercano più il consenso dell’opinione pubblica in un’ottica securitaria che una soluzione efficace per il sistema carcerario nel suo complesso“, conclude Lo Presti, evidenziando che il carcere, secondo la Costituzione italiana, ha una funzione e una missione sociale, non dovrebbe essere un mero parcheggio affollato da sovraffollare sempre di più.