Convivenza coi lupi: una realtà in crescita nelle valli

I lupi nelle valli bergamasche tra rischi percepiti e problemi di convivenza con comunità montane e bestiame: le possibili soluzioni

lupo

Le valli orobiche stanno assistendo a un significativo aumento delle segnalazioni di lupi, un fenomeno monitorato con attenzione dalla Polizia provinciale. Questi carnivori, che evocano ancora timori ancestrali in alcune persone, sono in realtà creature schive che tendono a evitare il contatto diretto con l’uomo, prediligendo le aree selvagge e incontaminate per il loro habitat.

Lupi nelle valli: le origini

La presenza dei lupi in Bergamasca è stata registrata per la prima volta nel 2017, con un trend in crescita che ha visto un picco di 42 eventi segnalati nell’ultimo anno. È importante sottolineare che con “eventi” si intendono segni di presenza dei lupi, quali osservazioni dirette, ritrovamenti di carcasse, ululati, impronte, reperti biologici e, occasionalmente, predazioni. Attualmente, è nota la presenza di una coppia di lupi, uno dei quali privo di una zampa, che si è stabilita nell’alta Val Seriana e ha dato alla luce quattro cuccioli, costituendo l’unico gruppo familiare attualmente riconosciuto nella zona.

Lupi: preoccupazioni e realtà

Nonostante le preoccupazioni, i dati suggeriscono che il rischio posto dai lupi all’uomo sia estremamente basso. La loro dieta si basa principalmente su cervi, camosci e altri animali selvatici, con sporadiche incursioni tra il bestiame che, quando avvengono, vengono regolarmente compensate attraverso assicurazioni specifiche. La Polizia provinciale enfatizza la natura schiva del lupo e il suo istinto di evitare l’uomo, riducendo così la probabilità di incontri ravvicinati.

La posizione e le iniziative del WWF

In risposta alle sfide poste dalla coabitazione tra lupi, bestiame e comunità locali, il Wwf Bergamo, in collaborazione con il Parco delle Orobie, Coldiretti e Eliente, ha lanciato il progetto Pasturs. Questa iniziativa si propone di facilitare la convivenza attraverso l’impiego di giovani volontari che supportano gli allevatori nelle attività quotidiane in alpeggio, promuovendo al contempo l’adozione di misure di protezione per il bestiame. Il Wwf sottolinea anche che gli attacchi alla fauna selvatica da parte di cani domestici lasciati liberi sono statisticamente più frequenti rispetto a quelli perpetrati da lupi.

L’incontro pubblico ad Ardesio

La questione dei lupi nelle valli orobiche sarà ulteriormente approfondita in un incontro pubblico previsto per venerdì 26 presso il Comune di Ardesio, che vedrà la partecipazione di rappresentanti locali, regionali e di associazioni dedicate alla tutela dell’ambiente e della vita rurale. Questo evento rappresenta un’opportunità importante per informare e sensibilizzare la comunità sulle reali dinamiche che riguardano la presenza dei lupi nella regione, incoraggiando un approccio basato su conoscenza e rispetto reciproco. Dalle 20,30, in sala consiliare, interverranno il sindaco Yvan Caccia; Giacomo Zampieri, presidente della commissione montagna del Consiglio regionale; Gian Carlo Bosio, presidente del Comitato tutela dai lupi; Michele Corti dell’associazione per la tutela dell’ambiente e vita rurale.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

ospedale
L’uomo, 59 anni, ha perso il controllo della bicicletta senza il coinvolgimento di altri veicoli....
Scontro tra due auto a Villa di Serio: tre feriti non gravi, traffico bloccato fino...
La tragedia di Ferragosto in Valmalenco, a 500 metri dal rifugio Carate. Inutili i soccorsi,...
Dalla chiamata di emergenza al volo dell’elisoccorso: viaggio nella centrale che coordina 800 interventi al...
Controlli anche nei supermercati. Il sindaco Imeri: “Serve responsabilità condivisa, primi educatori restano i genitori”...
Dall’arrivo in Italia alla tragedia: la comunità burkinabé e quella bergamasca si stringono attorno alla...

Altre notizie