Durante il weekend del 23 e 24 marzo, l’Italia celebra la cultura e la storia locale con le Giornate Fai di Primavera. Quest’anno, l’evento si espande a 750 luoghi in 400 città, grazie all’impegno di oltre 350 delegazioni e gruppi Fai. In provincia di Bergamo, cinque comuni apriranno le loro porte a visitatori ed esploratori: Bergamo, Pradalunga, Zogno, Roncobello e Urgnano, offrendo un’occasione unica per scoprire gioielli nascosti e storie affascinanti.
Palazzo Moroni e Collegio Baroni, il cuore di Bergamo si svela
A Bergamo, il fascino di Palazzo Moroni, con le sue sale secentesche e il maestoso giardino, promette un’immersione nella storia e nell’arte. Il Collegio Baroni, antica sede universitaria, racconta invece storie di rinnovamento e di panorami mozzafiato, guidati dagli studenti dell’Università degli Studi di Bergamo.
Pradalunga, tra santuari e tradizioni
Pradalunga offre tre appuntamenti imperdibili: il Santuario della Beata Vergine della Forcella, testimone di devozione e storia; il museo laboratorio delle pietre coti, che apre per la prima volta in occasione delle Giornate Fai; e Casa Morina, dove si può esplorare la tradizione castanicola grazie all’associazione castanicoltori del Misma.
Zogno e Roncobello, un viaggio fra fede e natura
Zogno invita a un percorso tra fede e civiltà, dal Battistero di San Lorenzo al Museo delle Arti Gabanelli, passando per la Casa Museo di Bortolo Belotti. A Roncobello, il Mulino di Baresi offre un tuffo nella vita rurale di un tempo, con la sua macina ancora funzionante e il torchio per l’olio di noci.
Urgnano, un’esperienza multisensoriale
Urgnano conclude il tour con visite che spaziano dalla Rocca Albani, con la sua Sala delle 4 stagioni, alla Torre campanaria del Cagnola, passando per la chiesa della Santissima Trinità e il Convento dei Padri Passionisti. Un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e invita alla scoperta del paesaggio e della storia locale.
Impegnati nella cultura e nella storia
Le Giornate Fai di Primavera rappresentano un’opportunità unica per avvicinarsi alla storia e alla cultura del territorio italiano, con un occhio di riguardo verso le generazioni più giovani. Claudio Cecchinelli della Delegazione Fai di Bergamo sottolinea l’importanza di queste giornate per riscoprire le bellezze locali e incoraggiare una maggiore partecipazione culturale.