Eugenio Ferraris, figura emblematica di Alzano Lombardo e fervente attivista nella comunità di Nese, è venuto a mancare sabato 27 aprile all’età di 65 anni, dopo una lunga battaglia contro una malattia progressiva. Ferraris, noto per il suo impegno civico e sociale, ha lasciato un’impronta indelebile nella vita comunitaria, specialmente attraverso il suo ruolo di assessore allo sport e la sua candidatura a sindaco nel 2009, dove raccolse oltre 3500 voti.
Ferraris, un faro della comunità di Nese
La sua scomparsa è stata un duro colpo per la comunità, che lo ricorda non solo per il suo contributo politico ma anche per il suo spirito altruista e la passione per le attività sociali, soprattutto quelle legate alla parrocchia di Nese. Qui, sotto la guida di don Pino, un curato innovativo e carismatico, Ferraris si è distinto per il suo dinamismo e la sua capacità di coinvolgere i giovani in iniziative di grande impatto, come la creazione di Radio Ampraba, una delle prime radio libere, nata proprio all’oratorio di Nese. Ave lavorato a lungo in Provincia e nella Comunità Montana della Valle Seriana, con compiti di rilievo nella pianificazione territoriale.
L’impegno nel sociale
Il suo impegno si estendeva ben oltre gli ambiti locali, spaziando dall’assistenza ai meno fortunati fino all’organizzazione di eventi e viaggi che hanno arricchito la vita sociale e culturale della comunità. Tra i ricordi più vividi, Giancarlo Moioli, padre dell’olimpionica Michela e amico di lunga data, evoca le avventure giovanili condivise con Ferraris, “dai campeggi a Lignano Sabbiadoro ai viaggi all’Isola del Giglio e le fughe memorabili, come quella da Siena dopo il Palio dell’Assunta inseguiti dai contradaioli perdenti”.
Il ricordo di Moioli, l’amico dei 19 anni
“Il mio primo, caro, amico di una gioventù spensierata, dei 19 anni, dei primi amori e della scoperta del mondo. La sua affabilità, il suo sguardo magnetico, la sincera collaborazione in Comunità Montana mi hanno fatto vincere l’indole da orso timido. Il ‘Genio’ era il motore generoso e altruista di tante iniziative – ricorda Moioli -. Fra queste il portare Dionigi, in carrozzella, in spalla, a turno, al rifugio Curò. Con lui le prime vacanze, tutti insieme (solo ragazzi) a Lignano Sabbiadoro, fuori dalla famiglia, sovente in cinque, su una Mini Minor, il primo concerto dal vivo dei Rockets. Uno di noi, Ezio, una mattina urlò ‘l’è mort ol Papa, l’è mort ol Papa’ per annunciarci la morte di Paolo VI. Come non ricordare l’avventura all’Isola del Giglio nei sacchi a pelo con i topi che andavano su e giù dagli alberi? Come non ricordare (era divieto dormire in spiaggia) i Carabinieri che hanno portato Eugenio in caserma con don Pino e gli altri? E i sandali colati per il caldo alla solfatara di Pozzuoli?”.
L’esperienza da amministratore
“Esemplare l’impegno di Eugenio, da calciatore e uomo di sport, l’esperienza amministrativa come Assessore in Comune ad Alzano Lombardo, fino alla candidatura a sindaco. Altrettanto esemplare e di assoluta professionalità l’esperienza lavorativa sia in Regione che in Provincia – chiude l’amico Giancarlo -. Indimenticabili le gite in montagna, passione che ho trasmesso a te e al tuo fratellino, Livio, poi diventato un abile alpinista che ci ha lasciati troppo presto e che tu, ora ci saluterai, dall’alto della montagna più bella, dove la luce del Padre Eterno non tramonta più”.
La famiglia e l’addio a Ferraris
Eugenio Ferraris lascia la moglie Laura, le figlie Chiara e Claudia, la sorella Sandra, nipoti, parenti e amici che ne celebreranno la memoria. I funerali si terranno lunedì 29 aprile nella Parrocchiale di Nese, partendo dalla Fondazione Martino Zanchi in via Paglia, 23, Alzano Lombardo, dove il pubblico potrà rendergli omaggio dalle 9 alle 18.
La comunità di Alzano Lombardo, in particolare quella di Nese, piange la perdita di un uomo che ha saputo essere sia un leader sia un amico, un mentore per i giovani e una guida per i colleghi, mantenendo sempre vivi i valori di solidarietà e impegno comunitario.