Palafrizzoni è impegnato nella creazione di una “Mappa del rischio arboreo” per prevenire la caduta degli alberi nelle aree sensibili della città, come marciapiedi e parchi. Recentemente, sono state eseguite 1.029 analisi di stabilità su altrettanti alberi, tra cui i vecchi ippocastani lungo il boulevard cittadino dalla stazione a Porta Sant’Agostino. Di questi, 54 alberi, equivalenti al 5%, sono risultati a rischio e necessitano di essere abbattuti, inclusi sei ippocastani che verranno tagliati nei prossimi giorni.
54 alberi su 1.029 in città sono da abbattere
L’attenzione dei cittadini è alta, soprattutto dopo il recente cedimento di un grosso cedro davanti al Tempo Votivo. L’assessore al Verde pubblico, Marzia Marchesi, sottolinea l’importanza del monitoraggio continuo, soprattutto in considerazione delle piogge costanti e dei cambiamenti climatici: «Non possiamo aspettare che la sorte decida per noi. È necessario intervenire in modo ragionevole e preciso. La quantità di acqua caduta negli ultimi mesi ha aumentato il rischio di caduta degli alberi, rendendo essenziale l’attività di monitoraggio». Il Comune di Bergamo, consapevole delle limitate risorse a disposizione, ha deciso di procedere per priorità, focalizzandosi su alberi che già presentavano difetti visibili. L’agronomo del Comune, Filippo Grasso, spiega che i controlli sono stati effettuati utilizzando tre metodi: inserimento di un ago nel tronco per verificare la resistenza del legno, tomografia per individuare cavità interne, e prova di trazione per testare la tenuta dell’apparato radicale. «I tagli sono già iniziati nelle scorse settimane, come il grande faggio davanti a Palazzo Frizzoni», aggiunge Grasso. Sono ancora 12 gli alberi da abbattere a breve, situati in vari punti della città, tra cui viale Papa Giovanni, viale Vittorio Emanuele, il cimitero monumentale e il giardino Roggia Puggia.
Per una gestione efficace del rischio, Palafrizzoni sta affidando a una ditta esterna la creazione di una mappa innovativa che georeferenzia gli alberi e indica le criticità in base alla loro posizione. «Il patrimonio arboreo di Bergamo è adulto e presenta quindi problematiche», spiega Grasso. «Sottoporre tutti gli alberi a prove di trazione sarebbe troppo costoso. La mappa del rischio ci aiuterà a concentrare gli sforzi nelle aree più critiche, come quelle vicino alle scuole o ai marciapiedi trafficati». Il Comune ha già effettuato verifiche sugli alberi del parco Goisis, senza riscontrare criticità, e prevede di controllare tutti gli alberi dei giardini scolastici non appena chiuderanno le scuole, un intervento che costerà 25mila euro. Questa strategia di monitoraggio e intervento rappresenta un passo fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini e preservare il patrimonio arboreo della città.