Il tavolo dei sindaci dei comuni dell’area aeroportuale ha proposto alla Regione Lombardia di istituire l’Iresa, l’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili. Questa tassa, di 40 euro a volo, verrebbe imposta alle compagnie aeree e, per la Bergamasca, potrebbe generare un fondo di oltre 3 milioni di euro da destinare a interventi di mitigazione acustica.
I sindaci hanno chiesto alla Regione di rendere la riscossione dell’Iresa immediatamente attuativa ed efficace, aggiornando il regolamento attuativo per la ripartizione delle risorse incassate ai comuni interessati. L’iniziativa è stata firmata da tutti i 18 sindaci partecipanti, tra cui il capofila Alessandro Colletta di Orio al Serio, insieme ai rappresentanti di Azzano, Bagnatica, Bergamo, Bolgare, Brusaporto, Calcinate, Cavernago, Costa di Mezzate, Dalmine, Grassobbio, Grumello, Lallio, Levate, Seriate, Stezzano, Treviolo e Zanica. Anche la Provincia e Giovanni Sanga, presidente di Sacbo, hanno espresso il loro supporto.
La riunione, tenutasi nell’aula consiliare di Orio al Serio il 24 luglio, è stata la prima di una serie che riprenderanno a settembre, riprendendo i lavori interrotti nel 2019 a causa della pandemia. Questa iniziativa sottolinea l’importanza di affrontare le problematiche ambientali legate al traffico aereo, puntando su soluzioni che possano migliorare la qualità della vita dei residenti nelle aree circostanti l’aeroporto.
La tassa Iresa non solo contribuirebbe a ridurre l’inquinamento acustico, ma rappresenterebbe anche un importante passo avanti verso una maggiore responsabilità ambientale delle compagnie aeree. L’obiettivo è chiaro: utilizzare i fondi raccolti per interventi mirati a ridurre l’impatto del rumore degli aerei sulle comunità locali, migliorando così la vivibilità e la salute pubblica.