Decine di aziende hanno scaricato il bando per il contenimento della frana del Monte Saresano a Tavernola Bergamasca, sovraccaricando il link dell’Autorità di Bacino. Il bando, pubblicato dalla Centrale unica di committenza (Cuc) – Area vasta Brescia per conto dell’ex Consorzio laghi, mira a individuare l’azienda che realizzerà il progetto esecutivo di mitigazione della frana steso da “Alpina spa”. Questo studio specializzato si era aggiudicato l’incarico di progettazione nel 2022.
Il bando per l’ancoraggio della frana del Saresano
Il bando, comprensivo di tabelle, schemi, proiezioni e relazioni, stabilisce tempi e modalità per lo svolgimento dei lavori. Le opere di mitigazione dovranno iniziare entro il 18 novembre e potranno durare un massimo di 540 giorni. Il valore complessivo dei lavori è di 10 milioni e 654 mila euro, finanziati da Regione Lombardia e Ministero delle Infrastrutture. Gloria Rolfi, direttrice dell’Autorità di bacino, ha precisato che la proposta tecnica sarà fondamentale per l’assegnazione, più dell’offerta economica. Dopo il via libera al progetto da parte della Conferenza dei servizi, che comprende quindici enti superiori, si passa ora alla fase di affidamento dei lavori.
Tempi serrati
Giuseppe Florio, ingegnere capo dell’Autorità di Bacino e della Comunità montana del Sebino bresciano, ha sottolineato l’importanza dei tempi serrati. Ha spiegato che il progetto è in anticipo rispetto al cronoprogramma presentato a Regione Lombardia. Florio ha chiarito che si tratta di lavori di mitigazione, non di rimozione della frana. Il progetto prevede opere ingenti di stabilizzazione del corpo di frana, seguite da una fase di monitoraggio post-lavori per verificarne l’efficacia.
I lavori a Tavernola
Il progetto di mitigazione della frana è complesso e può essere suddiviso in tre macro-tipologie di interventi. La prima consiste nella realizzazione di un sistema di tiranti: un mix di palificazioni e tiranti da inserire nel monte per ancorare il corpo della frana al substrato roccioso, rallentandone i movimenti. La seconda tipologia prevede la costruzione di muraglioni nella parte a valle del monte, creando una sorta di “piede” alla frana. Infine, saranno realizzate opere di regimazione delle acque per impedire l’ingresso delle acque meteoriche nelle fratture superficiali e drenare eventuali acque di circolazione profonda.
Il progetto specifica che nessun intervento può stabilizzare definitivamente la massa instabile. I movimenti del versante non possono essere arrestati definitivamente, ma possono essere significativamente rallentati con interventi di stabilizzazione successivi.
Con la pubblicazione ufficiale del bando, una delle opere più attese dall’intero Sebino è pronta a partire nei prossimi mesi.