Oltre un quarto dell’acqua pubblica non arriva nei rubinetti dei bergamaschi

Acquedotti italiani colabrodo, si spreca oltre il 42%. Meglio Como, Pavia e Monza. A Bergamo si perdono 89 litri a testa al giorno

acqua

Nella Lombardia terza in Italia per “efficienza” delle proprie condutture idriche, che comunque consentono di perdere quasi il 32% dell’acqua immessa nella rete, Bergamo non brilla tra le città capoluogo. Secondo la classifica stilata dalla Cgia di Mestre, che ha elaborato gli ultimi dati a disposizione (relativi al 2022) dei 345 litri in media a testa immessi ogni giorno nella rete ben 89 non arrivano nelle case e nelle aziende bergamasche. Dato che porta Bergamo al 77esimo posto nazionale dello spreco tra i capoluoghi italiani, con il 25,8% di acqua sprecata.

Brescia fa peggio: si perdono 115 litri dei 411 giornalieri a disposizione, pari quasi al 28%.

E dire che la classifica dei capoluoghi più virtuosi vede Como (dove viene sprecato il 9,2% di acqua pubblica), Pavia (9,4%), Monza (11). Poco più sopra Milano, con55 litri sprecati sui 413 a disposizione (13,4%).

Una situazione comunque pesante in un’Italia che vede perdere nella rete oltre il 42% delle proprie risorse idriche. E questo, nonostante aree sempre più grandi del Paese siano colpite dalla siccità.

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