In Città Alta, gli ippocastani lungo il viale delle Mura stanno soffrendo a causa di un parassita, la Cameraria ohridella. Questo piccolo insetto, originario dei Balcani, insieme alle alte temperature estive, sta danneggiando le chiome degli alberi, causando ingiallimenti e bucherellature nelle foglie.
La Cameraria degli ippocastani: voci dal Comune
L’assessore comunale Oriana Ruzzini ha dichiarato che la situazione è sotto controllo e monitorata dall’Ufficio verde di Palafrizzoni. Nonostante la presenza della Cameraria, al momento non sono emerse criticità gravi tra gli ippocastani del viale delle Mura. Ruzzini ha spiegato che questi alberi sono più esposti al sole rispetto a quelli di viale Papa Giovanni e viale Roma, dove sono protetti dagli edifici, e quindi soffrono maggiormente il calore eccessivo.
Storia di un parassita e di una città
Il fenomeno della Cameraria non è nuovo per il Comune di Bergamo, che da 15 anni cerca di contrastare questo parassita. Quando è necessario abbattere un ippocastano, viene sostituito con una varietà resistente alla Cameraria, l’Aesculus hippocastanum x Carnea, dai fiori rosso-viola e senza frutti.
In autunno, il Comune procede con la raccolta delle foglie per limitare la propagazione dell’insetto. Ruzzini ha specificato che i trattamenti antiparassitari non vengono effettuati in estate per evitare danni alle api, e saranno valutati in primavera sulla base dei dati raccolti.
La Cameraria: il who’s who
La Cameraria ohridella, nota anche come “minatrice fogliare dell’ippocastano”, è una piccola farfalla le cui larve si nutrono del tessuto fogliare interno, causando macchie marroni e necrosi sulle foglie, che possono ingiallire e cadere prematuramente. Tuttavia, a differenza del tarlo asiatico, la Cameraria raramente uccide l’albero, ma lo indebolisce riducendo la sua capacità fotosintetica.
Il monitoraggio degli ippocastani
Nei mesi scorsi, il Comune ha esaminato 200 ippocastani lungo viale Papa Giovanni XXIII, viale Roma e viale Vittorio Emanuele, fino a Porta Sant’Agostino. Di questi, solo 7 sono risultati a rischio schianto e sono stati abbattuti. Non sono previste analisi specifiche sugli alberi di Città Alta poiché non sono emersi problemi evidenti a livello radicale.