Esami di riparazione al via e novità del nuovo anno scolastico: il 12 settembre si torna in classe

Con l'inizio degli esami di riparazione, che coinvolgeranno circa 8.000 studenti bergamaschi, si apre ufficialmente la strada al nuovo anno scolastico, previsto per il 12 settembre, con diverse novità significative

scuola

Oggi sono iniziati gli esami di riparazione per gli studenti degli istituti superiori con giudizio sospeso. In provincia di Bergamo, circa l’8-10% degli studenti si trova a dover recuperare fino a quattro materie prima dell’inizio delle lezioni regolari. Se non riusciranno a superare questi esami, rischiano la non ammissione alla classe successiva. Le operazioni per gli esami di riparazione si concluderanno entro il 31 agosto, con una deroga possibile fino all’11 settembre, permettendo così di iniziare il nuovo anno scolastico senza ritardi.

Il nuovo anno scolastico partirà ufficialmente il 12 settembre, coinvolgendo quasi 8 milioni di alunni in tutta Italia. Tra le principali novità, spicca il divieto dell’uso dello smartphone in classe per 4,5 milioni di alunni dalla scuola dell’infanzia fino alla terza media. Questo provvedimento mira a ridurre le distrazioni e a promuovere un ambiente di apprendimento più concentrato.

Un altro cambiamento importante riguarda l’introduzione di una nuova educazione civica, che avrà al centro il concetto di “Patria”. Nel corso dell’anno scolastico 2024/25, si prevede che oltre 10 milioni di ore di lezione saranno dedicate a questa materia, che mira a rafforzare il senso di cittadinanza e i valori civici tra gli studenti.

Tra le riforme attese, il “4+2” per gli istituti tecnici e professionali rappresenta un’innovazione volta a ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, collegando meglio la formazione scolastica con le esigenze del mercato del lavoro. Per i docenti, la formazione incentivata diventa una realtà, con 30 ore di formazione retribuita per coloro che svolgono funzioni di supporto e coordinamento.

La riforma del ministero dell’Istruzione porterà a una riorganizzazione con nuovi direttori generali e Uffici Scolastici Regionali (Usr). Inoltre, entrerà in funzione il rinnovato Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (Cspi), che avrà un ruolo cruciale nella definizione delle politiche educative.

Altre riforme saranno attuate nel prossimo anno scolastico. Tra queste, il ritorno del voto di condotta, con la possibilità di bocciatura se inferiore a 6, e i giudizi sintetici nella scuola primaria. Saranno introdotte anche lezioni extra di italiano per gli alunni stranieri con scarse competenze linguistiche, per favorire un’integrazione scolastica più efficace.

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