Nel secondo trimestre del 2024, l’export della provincia di Bergamo ha raggiunto i 5.363 milioni di euro. Nonostante una leggera flessione del -1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il saldo commerciale rimane positivo, superando i risultati del trimestre corrispondente del 2023. La bilancia commerciale mostra infatti un avanzo di 1.819 milioni di euro, ben superiore ai 1.578 milioni registrati nello stesso trimestre dell’anno scorso.
Settori trainanti e variazioni
Analizzando le performance dei principali settori dell’export bergamasco, emerge un quadro misto. Il settore dei macchinari, da sempre uno dei pilastri dell’economia locale, ha registrato esportazioni per 1.255 milioni di euro, con una contrazione del -2,6%. Al contrario, settori come i prodotti chimici (+2,5%) e gli apparecchi elettrici (+8,3%) hanno mostrato una crescita significativa.
Altri settori, come i metalli di base (-11,6%) e la gomma e materie plastiche (-4,7%), hanno subito flessioni. Tuttavia, settori come alimentari (+1,5%) e tessile e abbigliamento (+0,1%) hanno mantenuto una crescita costante.
Mercati di destinazione
Dal punto di vista geografico, le esportazioni verso l’Unione Europea sono calate del 3,1%, mentre quelle verso Paesi extra-UE sono aumentate leggermente (+0,6%). In particolare, mercati come l’Africa settentrionale, l’America centro-meridionale e il Medio Oriente hanno contribuito in modo significativo alla crescita, compensando il calo registrato in Asia orientale e nei Paesi europei non UE.
Tra i maggiori partner commerciali di Bergamo, Spagna e Regno Unito si distinguono per le loro performance positive, mentre altri mercati storici hanno visto un calo nelle esportazioni.
Focus su Arabia Saudita e Kirghizistan
Un dato interessante riguarda l’export di macchinari verso l’Arabia Saudita, che ha segnato un aumento del +36% nel primo semestre dell’anno. Questo mercato rappresenta ora il 4% delle esportazioni bergamasche di macchinari, con una crescita di due punti rispetto all’anno precedente.
Curiosa è anche la performance verso il Kirghizistan, dove le esportazioni bergamasche sono aumentate di 30 volte rispetto al 2022, confermando una crescente presenza del Made in Bergamo in mercati meno tradizionali.