Con la nomina di Roberto Schipani come direttore tecnico, il Rugby Bergamo sta rilanciando le sue ambizioni, puntando su un progetto che valorizza i giovani e mira a rinforzare il legame con la città e il territorio. L’obiettivo dichiarato è il ritorno in Serie A, un traguardo già raggiunto nella stagione 1989/90, ma che sfuggì a causa della successiva retrocessione. Ora, con un progetto solido e mirato, la squadra orobica vuole tornare ai vertici del rugby italiano, costruendo una solida identità sia dentro che fuori dal campo.
Un vivaio al centro del progetto
Il settore giovanile è il fulcro del nuovo corso del Rugby Bergamo. Schipani ha diviso la prima squadra in due formazioni principali: una squadra in Serie B che punta alla promozione e una in Serie C, definita una vera e propria cantera. Quest’ultima sarà orientata alla crescita dei giovani talenti, con ampio spazio per i giocatori Under 23 e Under 18. L’idea è quella di creare una struttura solida e formativa, in cui i giovani possano sviluppare il proprio talento sentendosi parte di un progetto più ampio. Schipani sottolinea come i giovani siano il biglietto da visita della società, e l’investimento su di loro è strategico per il futuro del club.
Strutture e nuove opportunità
Il Rugby Bergamo dispone di due campi in erba presso la Cittadella dello Sport di via Gleno, utilizzati per allenamenti e partite delle varie categorie, con un terzo campo in misto sintetico in arrivo presso il Campo Utili grazie a un piano di riqualificazione. Questo permetterà al club di ampliare le proprie strutture e migliorare l’offerta per i propri tesserati, che ad oggi include oltre 200 giovani atleti suddivisi tra Juniores e Mini Rugby.
I valori del rugby
Per il presidente Giulio Donati, il rugby va oltre lo sport: “Ti entra in circolo”, afferma con convinzione. Donati, ex giocatore e presidente federale della Commissione Impianti, sottolinea come il rugby sia uno sport che forma il carattere e aiuta a sviluppare valori come l’umiltà, la disciplina e la responsabilità. Il club lavora anche su progetti di inclusione sociale, portando il rugby nelle scuole e persino nelle carceri, dove il gioco diventa uno strumento di riscatto e recupero. Questo fa parte di un più ampio impegno a radicarsi nel tessuto sociale della città, non solo come squadra sportiva, ma come promotore di valori positivi.
Progetti futuri
Il Rugby Bergamo non si ferma solo al campo: tra i progetti futuri c’è la Rugby Bergamo Run, una corsa cittadina che potrebbe partire dal Sentierone e coinvolgere residenti e sportivi. C’è anche il sogno di organizzare un torneo di mini rugby sul prato della Fara in Città Alta, un’idea ambiziosa che rafforzerebbe il legame tra il club e la città.
L’obiettivo finale è far percepire alla comunità bergamasca che il rugby non è solo uno sport di nicchia, ma una parte viva della città, capace di offrire momenti di aggregazione e sviluppo sia per i giovani che per gli adulti.