La terza edizione di B2Cheese, la fiera internazionale dedicata al settore lattiero-caseario bergamasco, si svolgerà il 25 e 26 settembre presso la Fiera di Bergamo. Quest’anno la manifestazione vede la partecipazione di 177 imprese espositrici, un aumento del 64% rispetto all’edizione precedente del 2022, che contava 108 espositori. L’evento riunirà produttori, affinatori e buyer da tutto il mondo, con una forte rappresentanza di Paesi come Brasile, Argentina, Perù e una delegazione svizzera di 11 aziende.
Nuovi dettagli e iniziative
Durante la presentazione ufficiale, avvenuta il 20 settembre a Palazzo Frizzoni, sono stati svelati dettagli importanti. Tra le novità, spiccano la finale del concorso “Gran Premio del Formaggiaio” e la celebrazione del 644° Capitolo della Guilde Internationale des Fromagers, che accoglierà nuovi soci. L’incontro è stato introdotto dal vicesindaco Sergio Gandi, che ha ricordato come Bergamo sia stata riconosciuta Città Creativa Unesco. Robi Amaddeo, delegato provinciale al turismo, ha poi sottolineato il peso dell’enogastronomia come secondo motivo di viaggio, mentre l’europarlamentare Lara Magoni ha ribadito il ruolo agricolo della provincia e della Lombardia.
Un ruolo strategico per la Bergamasca
Andrea Guerini di Pwc Italia ha evidenziato l’importanza della Bergamasca nel comparto lattiero-caseario, definendola un attore chiave per i formaggi a denominazione di origine protetta (Dop), di cui detiene ben nove etichette. Guerini ha sottolineato come i principali mercati siano Francia, Olanda e Svizzera, ma ha anche evidenziato la crescita di mercati extra-europei come Emirati Arabi e Taiwan. La manifestazione affronterà temi di attualità, tra cui sostenibilità e innovazione tecnologica, offrendo opportunità di networking tra produttori, affinatori ed esportatori.
Il valore della tradizione e dell’innovazione
Il presidente di Forme, Francesco Maroni, ha definito B2Cheese una sfida capace di unire piccole realtà e multinazionali, con Bergamo al centro di questo sistema. L’evento punta non solo sugli scambi commerciali, ma anche sull’innovazione tecnologica nel settore. Maroni ha sottolineato il ruolo strategico delle Cheese Valleys, che comprendono quattro province, nel promuovere le eccellenze italiane in un contesto internazionale.
Alberto Gottardi, vicepresidente di Forme, ha aggiunto che la tradizione lattiero-casearia della provincia bergamasca si distingue per una lunga storia di biodiversità sviluppata grazie ai bergamini e alla transumanza. Il salone, organizzato da Promoberg con il supporto dell’associazione The Cheese Valleys, ha un impatto significativo sull’economia delle aree montane e interne, consolidandosi come un punto di riferimento nazionale ed internazionale per il settore caseario italiano.
L’edizione 2024 vuole quindi confermare B2Cheese come evento chiave per il Made in Italy e per l’industria agroalimentare, che quest’anno è diventata il primo settore dell’economia italiana.