La Val Gandino, nota per il suo sviluppo industriale, ha deciso di dimostrare che una produzione alimentare di qualità in chiave agro-ecologica è non solo possibile, ma anche necessaria per il benessere della popolazione e dell’ambiente. Grazie al finanziamento dell’ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), il Comune di Gandino, insieme a Leffe, Casnigo, Peia e Cazzano Sant’Andrea, ha avviato un ambizioso progetto per sensibilizzare la comunità sui benefici del consumo di cibo locale. Nonostante la predominanza industriale, la valle ospita ancora numerose piccole aziende agricole che contribuiscono ai cinque mercatini locali di produttori, organizzati nei diversi comuni e dalla Rete Umana Val Gandino.
Il marchio De.C.O.: una garanzia di qualità partecipata
Per promuovere le aziende più virtuose, il progetto ha introdotto il marchio De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine), ispirato ai Sistemi Partecipati di Garanzia (SPG). Questo modello, basato su criteri condivisi tra produttori e consumatori, valorizza pratiche agro-ecologiche che rispettano l’ambiente, la biodiversità e il benessere animale.
La verifica della qualità viene effettuata da un gruppo composto da Laura Pezzotta (assessora all’ambiente del Comune di Gandino), due consulenti tecnici esperti in permacultura, rappresentanti delle aziende agricole aderenti e membri della Rete Umana Val Gandino e del Gruppo d’Acquisto Solidale.
I criteri di valutazione includono:
- Assenza di OGM e agricoltura biologica o biodinamica.
- Produzione locale e filiera corta.
- Impatto ambientale e tutela della biodiversità.
- Benessere animale e impegno sociale.
Le aziende certificate devono rispettare almeno cinque criteri iniziali e impegnarsi a migliorare entro due anni. Il Comune offre supporto tecnico e prevede una revisione annuale per ottimizzare l’intero sistema.
Le prime aziende certificate
Due realtà agricole di Peia sono state le prime a rispondere con entusiasmo alla chiamata del progetto:
- Cascina Moro, fondata trentacinque anni fa da una coppia trasferitasi in montagna (località Poiana) per abbracciare la vita contadina.
- Ol Marinù, nata tre anni fa dall’iniziativa di Angelo Lazzari, un giovane ventenne che ha deciso di intraprendere questa attività in località Bretei.
L’obiettivo è ampliare il numero di aziende coinvolte, inviando un messaggio chiaro: ogni prodotto racconta una storia che va oltre il semplice prezzo.
Educazione agroalimentare e iniziative per la comunità
Il progetto non si limita alla certificazione delle aziende. L’educazione agroalimentare riveste un ruolo cruciale, con attività che coinvolgono scuole e cittadini:
- Laboratorio teatrale “Il cibo in una stanza” presso la scuola primaria di Gandino, con l’introduzione di alimenti certificati nelle mense scolastiche.
- Corso di Compost Familiare, tenuto da Gloria Gelmi e Angelo Savoldelli, con dimostrazioni pratiche presso la Biblioteca Comunale.
- L’evento “Alla scoperta della Permacultura”, dedicato a tecniche sostenibili per la gestione agricola.
Appuntamento con il gusto: “Cibo qui e ora, parliamone degustando”
Venerdì 29 novembre, dalle 18:30 alle 20:30, l’evento conclusivo “Cibo qui e ora, parliamone degustando”, un incontro conviviale presso il Comune di Gandino. I partecipanti, seduti a tavola, sono chiamati a discutere delle implicazioni del cibo locale mentre degustano prodotti tipici. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione via email a permacultura@greenmail.net.
Un modello per il futuro
Il progetto “Cibo locale, salutare, non inquinante” rappresenta un esempio virtuoso di come valorizzare il territorio e sensibilizzare la comunità verso scelte alimentari sostenibili. La speranza è che questa iniziativa diventi un modello replicabile, capace di unire tradizione, innovazione e consapevolezza alimentare.