Domenica 24 novembre, nel comune bergamasco di Urgnano, un episodio singolare ha portato all’arresto di un uomo di 47 anni. I carabinieri, chiamati da un residente, hanno trovato il soggetto ubriaco addormentato nella sua Nissan Qashqai, che ostruiva l’ingresso a una corte privata. L’uomo ha dapprima rifiutato di collaborare, poi ha reagito con aggressività, spintonando i militari.

Il ritrovamento dell’uomo e la rimozione dell’auto

L’intervento dei carabinieri è iniziato con la segnalazione di un vicino, impossibilitato a entrare con la propria auto nella corte a causa del veicolo parcheggiato di traverso. Giunti sul posto, i militari hanno trovato il 47enne addormentato nell’auto. Dopo un quarto d’ora di tentativi, sono riusciti a svegliarlo e a liberare il passaggio, spostando manualmente il veicolo. L’uomo, tuttavia, si è rifiutato di allontanarsi e, tornando sui suoi passi, ha cominciato a spintonare gli agenti, urlando frasi provocatorie: «Che c… volete da me? Sono a casa mia».

L’arresto e il comportamento in caserma

Di fronte alla reazione violenta, i carabinieri hanno proceduto all’arresto. Tuttavia, il 47enne, già visibilmente alterato dall’alcol, ha continuato a comportarsi in modo inappropriato anche in caserma. Qui ha intonato cori da stadio. In un momento di teatralità, l’uomo si è lasciato cadere a terra, minacciando di accusare i militari di violenze inesistenti. Portato in ospedale per accertamenti legati al suo stato di ebbrezza, è stato dimesso all’alba di lunedì. Quella mattina, è comparso davanti al giudice, che ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma quotidiano. L’uomo, con un precedente simile alle spalle, ha ammesso le proprie responsabilità: «Ho sbagliato, ero ubriaco».