Prendersi cura di una persona anziana o non autosufficiente può rappresentare una sfida quotidiana per le famiglie, specialmente quando sono necessarie medicazioni frequenti o trattamenti complessi. Per rispondere a queste esigenze, l’Asst “Papa Giovanni XXIII” ha attivato un servizio gratuito di cure domiciliari, garantendo la continuità delle cure sette giorni su sette.
Un aiuto concreto per chi non può muoversi da casa
Il servizio è destinato a pazienti di ogni età che, a causa di condizioni di salute fragili o invalidanti, non possono accedere ai servizi ambulatoriali. Le prestazioni includono cure infermieristiche, medicazioni, gestione di dispositivi come cateteri o stomie, trattamenti riabilitativi, supporto psicologico e interventi socio-assistenziali. Inoltre, è possibile ricevere terapie infusionali direttamente a casa, dietro prescrizione medica, evitando ricoveri o facilitando dimissioni più rapide dall’ospedale.
Come accedere al servizio
L’attivazione del servizio parte dalla prescrizione del medico di medicina generale o, per i minori, del pediatra di libera scelta. In alternativa, può essere avviata da uno specialista del Servizio sanitario nazionale. Il paziente deve soddisfare una serie di requisiti normativi, tra cui:
- Bisogni sanitari o sociosanitari gestibili al domicilio.
- Impossibilità di deambulare o utilizzare mezzi di trasporto per accedere ai servizi ambulatoriali.
- Disponibilità di una rete familiare di supporto e di un’abitazione idonea.
L’autorizzazione finale viene rilasciata dal Distretto territoriale, previa valutazione dell’equipe multidisciplinare, che fornisce un elenco degli enti accreditati per l’erogazione del servizio.
L’espansione del servizio
Dopo il primo anno di attività, il servizio di cure domiciliari dell’Asst “Papa Giovanni XXIII” ha visto un aumento significativo delle richieste: gli utenti raggiunti nel secondo semestre sono quadruplicati rispetto al primo, con un totale di 3.054 interventi eseguiti. Attualmente, circa 80 pazienti ricevono assistenza a domicilio, equamente distribuiti tra il territorio di Bergamo e il Distretto di Valle Brembana, Val Imagna e Villa d’Almè.
La domanda di prelievi di sangue, uno dei servizi più richiesti, è triplicata in pochi mesi. I dati confermano l’efficacia e la crescente necessità di questo supporto, fondamentale per le famiglie che si prendono cura di persone fragili.
Un sistema a misura di territorio
I cittadini residenti o domiciliati nei 66 Comuni dei distretti serviti dall’Asst “Papa Giovanni XXIII” (elenco disponibile sul sito ufficiale) possono accedere al servizio. Per chi risiede al di fuori di questi territori, è necessaria un’autorizzazione da parte della Ats o dell’Asl/Usl della regione di appartenenza.
Questo approccio territoriale consente di rispondere in modo mirato alle esigenze locali, garantendo un’assistenza di qualità e riducendo il carico sui caregiver.