Dall’inizio del 2023, la Questura di Bergamo ha emesso oltre 1.400 misure di prevenzione, tra cui ammonimenti, avvisi orali, Daspo, fogli di via obbligatori e proposte di sorveglianza speciale. Un dato che rappresenta una media di quasi quattro provvedimenti al giorno, segno di una costante attenzione delle autorità per garantire sicurezza.
Appello ai cittadini: denunciare prima sui canali ufficiali
Il Questore Andrea Valentino, durante la presentazione del calendario della Polizia di Stato, ha sottolineato l’importanza di denunciare tempestivamente i reati alle autorità competenti. Il monito nasce dalla crescente tendenza a segnalare episodi di criminalità direttamente sui social media, spesso senza presentare formali denunce. Valentino ha citato i recenti casi di furti e danneggiamenti di auto in città: decine di segnalazioni pubblicate su Facebook, ma solo due denunce ufficiali.
“Per rendere efficace l’intervento delle forze dell’ordine, è essenziale che i cittadini collaborino attivamente. Girarsi dall’altra parte non è accettabile: situazioni come le aggressioni a Oriocenter dimostrano quanto sia importante una reazione immediata, come una chiamata al 112,” ha aggiunto Valentino.
I numeri della sicurezza
Tra i provvedimenti principali adottati quest’anno si contano: 600 avvisi orali, in forte aumento rispetto al passato, 604 fogli di via, utilizzati per allontanare soggetti pericolosi, 141 Daspo urbano (Dacur) e 43 Daspo per eventi sportivi. e 57 ammonimenti, di cui 37 legati a violenza domestica e 20 a stalking.
Le misure preventive non riguardano solo i reati violenti, ma includono anche situazioni di degrado e disagio sociale, con un focus particolare sulle zone più sensibili della città.
Sicurezza alla stazione: un caso emblematico
La zona della stazione di Bergamo resta una delle aree più delicate. Il Questore ha elogiato i primi risultati ottenuti grazie ai presidi interforze che coinvolgono polizia, carabinieri, Guardia di Finanza e militari dell’esercito. Interventi mirati hanno interessato non solo la stazione, ma anche le vie circostanti come Bonomelli, Paglia e Novelli.
Nonostante i progressi, la percezione di insicurezza rimane un tema centrale, alimentata da episodi di cronaca ricorrenti. Valentino ha evidenziato la necessità di un approccio integrato: “La stazione è un luogo di passaggio e aggregazione, ma anche un crocevia di fragilità. Tra reati e disagio sociale esiste un confine sottile, che richiede interventi coordinati con associazioni e istituzioni locali.”